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Cronaca

Accoltellò nigeriano nel parcheggio Ipercoop, brindisino condannato

Un anno e sei mesi inflitti a Vincenzo De Pascalis accusato di aver ferito un ragazzo, abusivo come lui

BRINDISI – Condannato a un anno e sei mesi di reclusione, il brindisino Vincenzo De Pascalis, 41 anni, accusato di lesioni personali per aver accoltellato un ragazzo di nazionalità nigeriana, con un temperino, dopo un diverbio legato alla gestione abusiva dei parcheggi del centro commerciale Le Colonne. Il giovane riportò ferite giudicate guaribili in dieci giorni.

La sentenza

de pascalis vincenzo bis-2L’imputato, difeso dall’avvocato Giuseppe Guastella, è stato giudicato con rito abbreviato dopo che il pubblico ministero Giampiero Nascimbeni ha ottenuto il processo per direttissima, successivamente all’arresto avvenuto lo scorso 4 aprile, in flagranza di reato. La sentenza è stata pronunciata dal giudice Ambrogio Colombo, nel pomeriggio di oggi, 7 maggio 2018.

Il rappresentante della pubblica accusa (oggi in udienza era presente un pm onorario) stamattina ha chiesto la condanna a quattro mesi in più: un anno e dieci mesi, fermo restando l’accusa mossa inizialmente sulla base della ricostruzione dei fatti degli agenti della sezione Volanti di Brindisi.

L’accoltellamento

De Pascalis finì ai domiciliari per l’accoltellamento. Ferì un giovane che come lui, quel giorno, era arrivato davanti a uno degli ingressi del centro commerciale Le Colonne per occuparsi della gestione dei parcheggi. Gestione abusiva. Nel corso dell’interrogatorio, in sede di udienza di convalida, il brindisino chiese scuse al nigeriano: “Non volevo accoltellarlo, né fare del male agli altri, parcheggiatori abusivi come me”, disse al giudice.

Di fatto a contendersi la gestione degli stalli, riservati agli utenti della galleria e dell’Ipercoop, ci sarebbero stati brindisini e non. De Pascalis disse di essere stato minacciato da un gruppo composto da sette-otto nigeriani: “Mi hanno lanciato dei carrelli per farmi andar via”, affermò. Non avrebbe lasciato la postazione. A quel punto, stando sempre al racconto fornito in sede di interrogatorio, sarebbe nato un diverbio e il brindisino si sarebbe allontanato per poi essere inseguito dal gruppo. Sarebbe stato in questa circostanza che De Pascalis avrebbe preso dalla tasca un temperino usato come coltello per ferire uno dei componenti del gruppo, un nigeriano.

La difesa

Il pm chiese chiesto la custodia in carcere, in relazione alla gravità dell’episodio, mentre il difensore evidenziò il pentimento di De Pascalis. Il giudice aderì all’istanza del penalista, rinviando la trattazione del processo. Oggi la sentenza di condanna, al netto del riconoscimento della riduzione di un terzo della pena.

 

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