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Cronaca Oria

Accusati del furto di un'auto perché ripresi dalle telecamere: assolti

Assolti perché il fatto non sussiste tre oritani rinviati a giudizio perché accusati del furto di un'auto verificatosi il 3 luglio del 2014 a Oria

ORIA – Assolti perché il fatto non sussiste tre oritani, Giuseppe Fullone 37 anni, Salvatore Schiavone 24 anni e Cosimo Tomaiuolo 26 anni, rinviati a giudizio su richiesta del pubblico ministero Pierpaolo Montinaro, perché accusati del furto di un’auto verificatosi il 3 luglio del 2014 a Oria. I tre, secondo l’accusa, erano gli stessi ripresi dalla telecamera di videosorveglianza di un’abitazione privata che si trovava nei pressi del luogo del furto dell’auto. Si tratta di una Fiat Punto di proprietà di una ditta di Brindisi ma in uso a un 35enne.

Nella mattinata di ieri, lunedì 4 aprile, si è celebrato il processo con rito abbreviato, richiesto dagli imputati, dinnanzi al giudice monocratico presso il Tribunale di Brindisi Francesco Cacucci, che li ha assolti perché il fatto non sussiste. Il collegio difensivo, composto dagli avvocati Dario Budano, Giancarlo Camassa, Antonio Sartorio e Pasquale Annicchiarico, ha messo in evidenza alcune discordanze tra l'orario riportato nelle immagini dell'impianto di videosorveglianza e un controllo a cui erano stati sottoporti i giovani dalla Polizia di Grottaglie, avvenuto in un orario incompatibile con l'orario riportato sui fotogrammi.

“Inoltre, le difese degli imputati hanno rilevato l'assenza di elementi di rilevanza scientifica tali da confermare, oltre ogni ragionevole dubbio, che i soggetti immortalati dalla telecamera erano proprio i tre ragazzi accusati - spiega uno dei legali - in sostanza, la mancanza di accertamenti peritali di tipo informatico e antropometrico ha giovato agli imputati, consentendo di superare il riconoscimento diretto degli stessi effettuato da parte dei carabinieri di Oria che avevano condotto le indagini”.

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