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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Acque Chiare, 73 sì alla prescrizione

BRINDISI - Per 73 proprietari di villette nel villaggio della costa di Brindisi, Acque Chiare, il processo finisce qui. Hanno accettato la prescrizione, maturata il 28 maggio scorso e oggi, dopo aver deciso lo stralcio, il giudice monocratico Vittorio Testi, ha letto il dispositivo di sentenza.

BRINDISI - Per 73 proprietari di villette nel villaggio della costa di Brindisi, Acque Chiare, il processo finisce qui. Hanno accettato la prescrizione, maturata il 28 maggio scorso e oggi, dopo aver deciso lo stralcio, il giudice monocratico Vittorio Testi, ha letto il dispositivo di sentenza. Non luogo a procedere, dunque, per tutti coloro che non hanno espressamente dichiarato di rinunciare al beneficio della quasi assoluzione (che assoluzione non è) garantito dal tempo che passa e che estingue i reati.

Restano alla sbarra, sempre per concorso in lottizzazione abusiva, 154 imputati che ritengono quindi di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati e puntano all’assoluzione. La storia è sempre la stessa, trita e ritrita. Si tratta villaggio ritenuto abusivo che nel maggio del 2008 fu sottoposto a sequestro. Dal 2009 i padroni di casa (che casa non sarebbe) in località Case Bianche, contrada Sbitri, non possono metterci piede. Da allora in 227 sono sottoposti a indagine, qualche tempo dopo è iniziato il processo in cui erano tutti imputati.

Secondo l’accusa coloro che hanno comprato una casa al mare, o firmato un preliminare di vendita, avrebbero contribuito a far sì che i luoghi si “trasformassero” rispetto a come dovevano originariamente essere. Sono infatti aree in parte sottoposte a vincolo ambientale. Sarebbero state anche violate, da parte degli indagati, le prescrizioni “urbanistiche”, visto e considerato che a regolare la destinazione d’uso di quella zona c’è un accordo di programma che è stato modificato nel 2002 e non doveva esserlo: i terreni, secondo l’accordo di programma del 2000, dovevano essere utilizzati a scopo turistico alberghiero.

Sono state invece costruite villette per le vacanze dei privati, dalla destinazione d’uso evidentemente residenziale. Sotto processo per lottizzazione abusiva anche il costruttore Vincenzo Romanazzi, il notaio che ha siglato la gran parte dei rogiti, Bruno Romano Cafaro, l’ex capo dell’Utc del Comune di Brindisi, Carlo Cioffi, e il progettista Severino Orsan. Sono stati condannati nel filone “madre” le cui motivazioni d’Appello sono state depositate di recente. Un anno e sei mesi di reclusione (con pena sospesa) per i primi due, nove mesi (sempre con la sospensione condizionale) per gli altri. E naturalmente confisca dell’intero complesso, in attesa del Pug che potrebbe in qualche modo salvarlo.

Resta tutto invariato, invece, per il capitolo truffa, giudizio che è confluito in quello per lottizzazione in cui però gli imputati (dell’altro) sono quasi tutti parte civile, danneggiati da una presunta condotta fraudolenta messa in atto dal costruttore Vincenzo Romanazzi e dal notaio Bruno Romano Cafaro.

Ecco chi è uscito di scena, accettando la prescrizione: Francesco Altavilla, Giuseppe Attolico, Felice Azzolini, Cosimo Bagnato, Bruno Bray, Stefania Bruno, Teodora Bungaro, Stefano Burluzzi, Giulio Capobianco, Grazia Caprino, Mattia Castriotta, Carla Cataldi, Annamaria Coccia, Stefania Coccia, Domenico Colelli, Pasquale Colelli, Annalisa Contardi, Vincenzo Contardi, Michele Cursano, Franca Dargenio, Giuseppe Dargenio, Luana De Cillis, Francesco Delll'Anna, Livia Di Pilato, Pompeo Di Santo, Rosanna Di Santo, Willelmina Elske, Antonia Gagliano, Filomena Gargaro, Patrizia Giacalone, Annaantonia Gianniello, Marzia Gigante, Carmela Lacitignola, Giovanni Lasalandra, Gabriella Leggio Sergio, Cosimo Luca Leoci, Francesco Leoci, Angelo Lobuono, Rita Lusito, Graziano Mangiacasale, Michele Marchese, Rosanna Marzano, Roberto Mazzara, Elvira Mecantonio, Silvana Leda Mencaroni, Luigi Mingolla, Lucia Moccia, Michele Moccia, Tommaso Moccia, Pantaleo Morolla, Ines Nannavecchia, Cristiano Novembre, Virginio Passarelli Pula, Natalia Pati, Salvatore Pedìo, Adriana Petese, Rosaria Polimeni, Fernanda Prete, Luana Romanazzi, Maria Stella Romanazzi, Vito Romanazzi, Vito Rosa, Simone Salvemini, Tiziana Schifa, Maria Seclì, Patrizia Taurisano, Sergio Tollemeto, Gianfranco Tomei, Maria Grazia Tomei, Antonio Urro, Francesca Valzano, Johannes Van Der Ben, Emilio Zito.

Il collegio difensivo dei prosciolti è composto dagli avvocati Giuseppe Guastella, Rosario Almiento, Giampiero Iaia e Roberto Cavalera.

 

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