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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Fasano

Acquistano "Gratta e vinci" con banconote false: scoperti e arrestati

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Fasano, arrestato due fratelli, un 41enne e 36enne di Somma Vesuviana (Na), per tentata truffa aggravata in concorso

FASANO - I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Fasano, arrestato due fratelli, un 41enne e 36enne di Somma Vesuviana (Na), per tentata truffa aggravata in concorso perpetrata in un bar del luogo. I due hanno acquistato biglietti Gratta e Vinci con banconote false.

La ricostruzione fatta dai carabinieri

Nel bar inizialmente è entrato uno dei due fratelli che si è avvicinato alla cassiera e con una banconota da 100 euro ha acquistato un “Gratta e Vinci” da 5 euro. La cassiera gli ha dato il resto di 95 euro e dopo che lo sconosciuto ha “grattato” il biglietto, è andato via dal locale. Immediatamente dopo è entrato un altro uomo, che a sua volta ha dato una banconota da 50 euro chiedendo un gratta e vinci di 5 euro, e ricevendo il resto di 45 euro. Quest’ultimo, dopo aver ricevuto il denaro si è avvicinato nuovamente alla cassiera chiedendo se avesse pagato con una banconota da 10 euro, e la cassiera ha confermato che il resto era giusto.

Quindi, l’uomo ha chiesto alla stessa di riavere indietro la 50 euro, per pagare con una banconota da 10 euro, facendo capire che voleva anche cambiare le tante banconote di piccolo taglio che aveva. Acconsentendo alla richiesta la cassiera si è subito resa conto che l’uomo stava cercando di confonderla con le tante banconote di piccolo taglio che le mostrava e contava ad alta voce. 

La donna insospettita ha richiesto l'intervento dei carabinieri. Prima dell’intervento dei militari il cliente ha aggredito verbalmente la cassiera, anche spingendola con forza, minacciandola che se non lo avesse fatto andar via l’avrebbe denunciata. Poco dopo è entrato nel bar il primo uomo che aveva acquistato il “gratta e vinci” chiedendo a quello all’interno cosa fosse successo e riferendo di sbrigarsi.

Quest’ultimo ha risposto che erano stati “sgamati” e che avevano chiamato i carabinieri. Era quindi chiaro che i due soggetti erano d’accordo, nonostante avessero fatto finta di non conoscersi. A quel punto sono arrivati i militari identificando i due soggetti campani e arrestandoli per tentata truffa. Dopo le formalità di rito, sono stati posti in libertà, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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