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Cronaca

Aggredirono l'autista della Stp: arrestati

BRINDISI – “Dinci all’amicu tua cu strazza la multa ca tanta la vagnona mia non la paia, vititi vui” (Di al tuo amico di strappare la multa, tanto la mia ragazza non la paga, vedete voi ndr). E giù botte da orbi a calci e pugni contro un controllore dell'autobus perché colpevole, secondo loro, di aver elevato ingiustamente una multa alla sedicente fidanzata di uno dei due.

BRINDISI – “Dinci all’amicu tua cu strazza la multa ca tanta la vagnona mia non la paia, vititi vui” (Di al tuo amico di strappare la multa, tanto la mia ragazza non la paga, vedete voi ndr). E giù botte da orbi a calci e pugni contro un controllore dell'autobus perché colpevole, secondo loro, di aver elevato ingiustamente una multa alla sedicente fidanzata di uno dei due.

Era il 28 marzo scorso, per il più giovane si trattava della seconda aggressione ai danni di persone in servizio sul loro posto di lavoro, nello stesso mese.

Era il 5 marzo, infatti, quando un esagitato pestò all'interno dell'ospedale Perrino l'urologo e capogruppo in consiglio comunale del Pd Salvatore Brigante.

Le lunghe e laboriose indagini condotte sia dalla Digos, sia dal personale della squadra mobile e della sezione volanti hanno consentito di chiudere il cerchio, intanto, attorno all'aggressione di Roberto Pezzuto, il controllore 50enne della Società trasporti pubblici.

In manette sono finiti Claudio Pupino, 45 anni e Andrea Reho di 20, entrambi di Brindisi. Il 28 marzo scorso l'autobus della Stp percorreva la tratta centro-aeroporto, intorno alle 8.30 del mattino, quando fu bloccato da una vettura messa di traverso sulla carreggiata all'altezza dell'Ostello della gioventù.

Pupino e Reho erano scesi ed avevano fatto irruzione sul mezzo pubblico. L'aggressione costò al controllore – non era stato nemmeno lui ad elevare la sanzione ma un collega, fu inutile il tentativo di spiegarlo - una prognosi di giorni 6 con la seguente diagnosi di dimissione: “ecchimosi periorbitaria occhio destro, con ferita abrasa in regione sottopalpebrale”. Pupino e Reho sono stati arrestati su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Maurizio Saso su richiesta del pm Milto Stefano De Nozza, le accuse di violenza privata in concorso, tentata violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.

Andrea Reho, era già stato individuato dalla Digos – nelle indagini condotte dal pm Miriam Iacoviello - quale presunto autore all'urologo e capogruppo del Pd Salvatore Brigante. Contro il professionista sferrò un paio di pugni al volto solo perchè, aveva chiesto una ecografia al seno per la madre, che peraltro non si trovava nemmeno in ospedale. E anche in questo caso la furia era arrivata prima di comprendere lo sbaglio di persona. L'urologo non era infatti abilitato alla richiesta di quel tipo di esami, né aveva competenze per la patologia segnalata.

Una volta per la presunta fidanzata, una volta per la madre, l'occasione è stata buona per menare le mani, fino all'arrivo degli agenti della squadra mobile – guidati dal vice questore Francesco Barnaba -, che sulla scorta delle indagini hanno spalancato, per i due brindisini violenti, le porte del carcere.

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