rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Aggressione al Rodos, guerra di periti

OSTUNI – Sarà battaglia di perizie in udienza preliminare e anche al processo, se la cosa non si chiuderà con un rito alternativo davanti allo stesso gup. L’azione compiuta nella notte tra il 10 e l’11 agosto sulla spiaggia di Rosa Marina, davanti al bar Rodos, dal 17enne ostunese Francesco T., che fratturò il cranio di un coetaneo barese, Francesco A., utilizzando un secchiello da ghiaccio al termine di un diverbio per futili motivi, è prossima al momento della decisione del pm per i minori Anna Carbonara, la quale ha già inviato alle parti l’avviso di conclusione delle indagini, con la derubricazione in lesioni gravi dell’originaria accusa di tentato omicidio a carico di Francesco T., mentre nella stessa vicenda ci sono anche tre soggetti indagati per favoreggiamento (due amici del giovane ostunese) e il gestore dello stesso locale dove si svolsero i fatti, che fu chiuso per 15 giorni in seguito ad accertamenti della polizia giudiziaria che rivelò l’assenza di idonee autorizzazioni.

OSTUNI – Sarà battaglia di perizie in udienza preliminare e anche al processo, se la cosa non si chiuderà con un rito alternativo davanti allo stesso gup. L’azione compiuta nella notte tra il 10 e l’11 agosto sulla spiaggia di Rosa Marina, davanti al bar Rodos, dal 17enne ostunese Francesco T., che fratturò il cranio di un coetaneo barese, Francesco A., utilizzando un secchiello da ghiaccio al termine di un diverbio per futili motivi, è prossima al momento della decisione del pm per i minori Anna Carbonara, la quale ha già inviato alle parti l’avviso di conclusione delle indagini, con la derubricazione in lesioni gravi dell’originaria accusa di tentato omicidio a carico di Francesco T., mentre nella stessa vicenda ci sono anche tre soggetti indagati per favoreggiamento (due amici del giovane ostunese) e il gestore dello stesso locale dove si svolsero i fatti, che fu chiuso per 15 giorni in seguito ad accertamenti della polizia giudiziaria che rivelò l’assenza di idonee autorizzazioni.

Parte delle convinzioni del pm si fondano sulla perizia di ufficio svolta dal medico forense Roberto Vaglio, che è giunta alla conclusione che in realtà la vittima non è masi stata in pericolo di vita e che la tipologia di lesione non dimostra alcuna volontà omicida da parte dell’aggressore. Di ben diversa opinione è invece il medico legale della parte lesa, Michele Demundo, secondo il quale il ragazzo barese non solo è stato in pericolo di vita, ma accuserebbe anche postumi permanenti. Francesco A. rimase in ospedale per 40 giorni, dopo un delicato intervento di neurochirurgia per ridurre la frattura al cranio.

Il commissariato di Ostuni risolse il caso in sole 48 ore malgrado palesi omertà. La ricostruzione della vicenda fu precisa: Francesco A. era assieme ad una ragazza e ad un altro amico, quando arrivò la comitiva di Francesco T., che cominciò prima a sfottere e poi ha lanciare cubetti di ghiaccio all’altri gruppo. Alla reazione di Francesco A., l’attuale indagato principale oppose un gesto di assoluta violenza, afferrando un secchiello portaghiaccio in materiale sintetico, ma abbastanza pesante per poter fratturare una testa. Mentre Francesco A. stramazzava sulla sabbia in condizioni gravissime, il gruppo di Francesco T. si allontanava. Ma la polizia chiuse loro ogni possibilità di farla franca.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aggressione al Rodos, guerra di periti

BrindisiReport è in caricamento