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Aggressioni in ospedale e sul bus: identificato dalla polizia giovane sospetto

BRINDISI – Ha un volto ed un nome il giovane dal pugno facile che, il 5 marzo scorso, colpì due volte al viso, nell'ambulatorio di Urologia del Perrino di Brindisi, il dottore, nonché capogruppo al consiglio comunale del Pd, Salvatore Brigante. Il medico non sarebbe, però l'unico ad aver conosciuto la furia cieca dell'energumeno che a distanza di tre settimane prese di mira anche un controllore della Stp (era il 28 marzo), Roberto Pezzuto, colui che riteneva l'autore della contravvenzione elevata nei confronti della sua vera o presunta ragazza, nonostante gli fosse stato spiegato che il sanzionatore era un altro dipendente.

BRINDISI – Ha un volto ed un nome il giovane dal pugno facile che, il 5 marzo scorso, colpì due volte al viso, nell'ambulatorio di Urologia del Perrino di Brindisi, il dottore, nonché capogruppo al consiglio comunale del Pd, Salvatore Brigante. Il medico non sarebbe, però l'unico ad aver conosciuto la furia cieca dell'energumeno che a distanza di tre settimane prese di mira anche un controllore della Stp (era il 28 marzo), Roberto Pezzuto, colui che riteneva l'autore della contravvenzione elevata nei confronti della sua vera o presunta ragazza, nonostante gli fosse stato spiegato che il sanzionatore era un altro dipendente.

Due aggressioni bestiali ed immotivate: la prima perchè all'urologo aveva richiesto vanamente una ecografia al seno per la madre - campo al di fuori delle competenze del dottore Brigante -, la seconda perchè aveva sbagliato, semmai si possa accettare la giustizia fai da te, completamente persona. A chiudere il cerchio dopo tre mesi di indagine gli agenti della Digos, sotto il coordinamento del pm Miriam Iacoviello, che avrebbero individuato un giovane di vent'anni sulla base delle dichiarazioni di numerosissimi testimoni, sia in ospedale che sul pullman.

L'aggressione a Salvatore Brigante avvenne prima che il medico si recasse a svolgere un intervento urgente. Erano circa le 12.30 del 5 marzo: l'urologo venne affrontato nel suo reparto. Il giovane, in compagnia di un altro uomo, lo avvicinò chiedendogli in maniera pressante una ecografia al seno per la madre. Dopo aver ricevuto spiegazioni e il conseguente diniego del medico il giovane passò alle vie di fatto. “Abbiamo capito, sappiamo come trattare coi medici” esclamò e giù, due micidiali pugni al professionista che finì la sua giornata lavorativa al pronto soccorso col volto tumefatto.

Nell'occasione i testimoni descrissero un giovane con i capelli corti neri, vestito con giubbotto e jeans, alto circa un metro e 75 centimetri. Al netto dell'abbigliamento, la descrizione coinciderebbe con quella fornita dalla gente presente sull'autobus della Stp su cui fu aggredito il controllore. Erano circa le 8.30 del mattino, del 28 marzo scorso, quando un autobus della Società trasporti pubblici - che effettua il collegamento dal centro all’aeroporto del Salento – si trovò la strada sbarrata da una Fiat Punto da cui scese l'esagitato che si introdusse nell’autobus sferrando un pugno ed un calcio all’addetto all’esercizio per vendicare, a suo dire, la propria ragazza.

La prognosi per lo sfortunato Roberto Pezzuto fu di 6 giorni, per una ecchimosi periorbitaria all’occhio destro, con ferita abrasa nella regione sotto palpebrale. Il controllore sporse regolare denuncia negli uffici di polizia della questura e la stessa cosa fece l’azienda per interruzione di pubblico servizio.

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