rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Al pirata in moto d'acqua 4mila euro di multa e sequestro del mezzo

BRINDISI – Una supermulta da 4mila euro al pirata da spiaggia di turno, che ieri nel primo pomeriggio stava mettendo in pericolo i bagnanti a Giancola, poco a nord di Brindisi, scorazzando sotto costa con la sua moto d’acqua Wave Runner Yamaha. Il pericoloso personaggio non aveva copertura assicurativa, non aveva la patente – obbligo introdotto da alcuni mesi anche per le moto d’acqua – manteneva una velocità elevata entro i 300 metri dalla spiaggia, e non aveva neppure uno straccio di dotazioni di sicurezza a bordo.

BRINDISI – Una supermulta da 4mila euro al pirata da spiaggia di turno, che ieri nel primo pomeriggio stava mettendo in pericolo i bagnanti a Giancola, poco a nord di Brindisi, scorazzando sotto costa con la sua moto d’acqua Wave Runner Yamaha. Il pericoloso personaggio non aveva copertura assicurativa, non aveva la patente – obbligo introdotto da alcuni mesi anche per le moto d’acqua – manteneva una velocità elevata entro i 300 metri dalla spiaggia, e non aveva neppure uno straccio di dotazioni di sicurezza a bordo.

Per sua sfortuna, e per fortuna dei bagnanti, l’intervento della Squadra mare della questura di Brindisi, che dipendente dalla Sezione volanti, è stato risolutorio non solo per interrompere le evoluzioni della moto d’acqua, ma anche per bloccare il tentativo di fuga del conducente, caduto diritto in bocca alla pattuglia che lo aspettava a terra. La moto d’acqua è stata sottoposta a sequestro, al proprietario il verbale da 4mila euro.

L’intervento della polizia è avvenuto in maniera combinata mare-terra. In acqua è piombato addosso alla moto d’acqua il veloce battello pneumatico in dotazione alla Squadra mare. Ampiamente previsto che il pirata non avrebbe rispettato l’alt e si sarebbe diretto velocemente a terra per tentare di allontanarsi con la moto d’acqua a rimorchio, o quanto di meno di evitare l’identificazione. Ma ha trovato gli agenti di un’altra pattuglia che lo attendevano a braccia aperte.

Ai bagnanti, da parte della Polizia di Stato, un solo invito: segnalare subito le situazioni di pericolo e gli abusi. Qualcuno in soccorso arriverà, tra polizia, Guardia Costiera, Guardia di Finanza o carabinieri. Basta digitare sul telefonino i numeri delle centrali operative e indicare esattamente la circostanze e la località.  La cosa non riguarda solo le moto d’acqua ma l’intera categoria dei cafoni motorizzati che non rispettano il codice della navigazione.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Al pirata in moto d'acqua 4mila euro di multa e sequestro del mezzo

BrindisiReport è in caricamento