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Cronaca San Pietro Vernotico

Alberto e Francesca, l'amore per la loro terra e il coraggio di restare

Alberto Argentieri 29 anni e la fidanzata Francesca Renna, 27 anni, una giovane coppia, di San Pietro Vernotico lui, di Cellino San Marco lei, che ha scelto di restare nella sua terra

SAN PIETRO VERNOTICO – “Guarda che spettacolo la campagna, il mare, il tramonto, l’alba nel mare, gli ulivi. Ma come si fa a non voler promuovere queste bellezze? Questo territorio dalle mille risorse? Come si fa a ignorarlo e distruggerlo? A scappare?”. A parlare sono Alberto Argentieri 29 anni e la fidanzata Francesca Renna, 27 anni, una giovane coppia, di San Pietro Vernotico lui, di Cellino San Marco lei, che ha scelto di restare nella sua terra. Di non scappare per cercare fortuna altrove, di investire sulle risorse che offre questo territorio, bello e dannato dai paesaggi mozzafiato e maltrattato dall’uomo.

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I due oggi gestiscono un B&B immerso nelle campagne del Parco del Negroamaro, lungo la strada provinciale che collega San Pietro Vernotico alla marina di Campo di Mare e producono olio che sulle etichette chiamano oro e che esportano in tutto il mondo. Va ricordato che il Parco del Negroamaro “è un parco sociale, economico e culturale che coinvolge 26 comuni del Salento Centrale, appartenenti alle province di Lecce e Brindisi. Gli scopi principali sono migliorare il servizio offerto ai turisti, incentivare le manifestazioni tradizionali e culturali e promuovere il territorio a livello popolare. Del Brindisino fanno parte oltre a San Pietro Vernotico anche Cellino San Marco, San Donaci, Torchiarolo e San Pancrazio Salentino”.

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La masseria, risalente al 1800, è stata ereditata dalla famiglia di Alberto più di 30 anni fa. “Certo sono stato fortunato a ricevere in dono questa proprietà – commenta il giovane imprenditore – ma posso assicurare che era una vera e propria catapecchia. Immersa negli ulivi in un paesaggio bellissimo, alle spalle del sito archeologico Valesio, ma fatiscente, i capannoni erano rifugio di animali e deposito di attrezzature agricole”. Forse più facile da vendere che da ristrutturare. 

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La famiglia di Alberto la rese vivibile in modo da poterci trascorrere le vacanze estive o le calde giornate di primavera. Poi un viaggio in Toscana illuminò la mente della coppia di fidanzati, diplomato all’Albelghiero lui e tecnico del Turismo lei: “Lì non ci sono grandi aziende agricole ma tante piccole realtà che producono ed esportano. Ho pensato al Sud, ai nostri uliveti con vista mare, alle distese di alberi da frutto, mi sono chiesto perché da noi in Puglia, nel Brindisino, queste bellezze, non possono diventare risorse, sbocchi lavorativi, momenti di promozione turistica”.

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Così la masseria sita in contrada Monache con grossi sacrifici è diventata un B&B, prima con una stanza, poi con due e ora con quattro. Dalle centinaia di alberi di ulivo che la circondano viene prodotto olio e la struttura oggi è diventata punto di riferimento per turisti provenienti da tutto il mondo. “In questa terra abbiamo ospitato Americani, Giapponesi, Russi oltre che italiani naturalmente, tutti restano incantati dalle bellezze del territorio – raccontano i due – scenari che per noi sono scontati, che nemmeno guardiamo più ma che invece possono offrire ancora tanto. Possono essere il riscatto di questa bellissima terra”.

Alberto e Francesca dedicano le loro giornate alla promozione e sviluppo di questo piccolissimo angolo della Puglia, su cui hanno deciso di scommettere. In programma oltre all’aumento dei posti letto c’è l’apertura di un punto vendita di prodotti locali e la possibilità di far fare ai turisti passeggiate a cavallo nelle campagne che da contrada Monache conducono al mare, direttamente a contatto con la natura. Di realizzare un "Frantoio mobile" per far vivere agli ospiti l'esperienza della raccolta delle olive. 

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“Non è per niente facile sopravvivere, spesso ci chiediamo chi ce la fa fare, ma poi ci guardiamo intorno, guardiamo l’entusiasmo negli occhi dei turisti e ci rendiamo conto che il nostro posto è qui e che dobbiamo impegnarci al massimo per rendere migliore il servizio offerto perché la gente qui nel Brindisino deve tornare. Sarebbe bello se chi è al governo sia nelle piccole amministrazioni che nelle grandi realtà cominciasse a rendersi conto che questi paesi a sud di Brindisi hanno si il marchio della Centrale di Cerano e degli altri impianti industriali ma hanno anche tante risorse su cui poter investire". 

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"San Pietro ad esempio è collocato in una posizione strategica: a pochi passi dal mare, dalla superstrada, dalle grandi e belle città come Lecce, Ostuni, Otranto, Gallipoli. Ha veramente tanto da offrire, il turista può restare in zona e arrivare al mare anche in bici o mettersi in auto e raggiungere la bellissima costa Salentina in poco tempo. I giovani dovrebbero forse rimboccarsi le maniche e credere in questa terra, amarla un po’ di più. Così come dovrebbero farlo gli amministratori. Il sito archeologico di Valesio, ad esempio, compare su tutte le mappe geografiche ma è abbandonato, alla mercé di vandali poco valorizzato. È arrivato il momento di dare a questo territorio il rispetto che merita”.

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