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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Al semaforo la protesta dei poliziotti: "Negati pure i corsi antiterrorismo"

Ad un angolo del semaforo un ragazzo nordafricano cerca di vendere qualche confezione di fazzoletti, pochi spiccioli per poter mangiare, a pochi metri di distanza, due coetanei italiani con la casacca del Sap, il sindacato autonomo di Polizia, approfittano dei semafori rossi per distribuire volantini alle auto in sosta

BRINDISI - Ad un angolo del semaforo un ragazzo nordafricano cerca di vendere qualche confezione di fazzoletti, pochi spiccioli per poter mangiare, a pochi metri di distanza, due coetanei italiani con la casacca del Sap, il sindacato autonomo di Polizia, approfittano dei semafori rossi per distribuire volantini alle auto in sosta. Da una parte c’è lo Stato, la legalità, rappresentato dagli agenti di Polizia, dall’altra l’irregolare, la clandestinità, il giovane ambulante nordafricano.

Una situazione singolare che va in scena da stamattina all’incrocio tra viale Aldo Moro e via delle Fosse Ardeatine. “Siamo qui per manifestare il nostro dissenso, le nostre preoccupazioni per la condizione in cui versa il la Polizia di Stato, non solo a Brindisi, ma nell’intero territorio nazionale - dichiara al microfono di BrindisiReport.it, Domenico Pezzuto, segretario provinciale del Sap - chiediamo al governo Renzi pochi interventi, ma fondamentali, per poter lavorare al meglio e poter assicurare un clima di sicurezza al Paese”.

Sap lavavetri 3-2“I tagli in chiave economica, ma non solo, che hanno dovuto sostenere le Forze di Polizia non ci permettono una preparazione adeguata, soprattutto con l’ombra del terrorismo che sempre da più vicino minaccia l’Italia - continua il segretario Sap - circa 12 mila poliziotti aspettano di poter frequentare il Cat (Corso Anti Terrorismo), a dir la verità ci sentiamo impreparati ad affrontare, se mai ci fosse la necessità, eventi drammatici come quelli avvenuti a Parigi, in Belgio, in Danimarca”.

La minaccia terroristica è un punto fondamentale nella protesta e nelle richieste che gli organi del sindacato indirizzano al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, tant’è che sulle cartoline distribuite ai semafori campeggia una grafica ad effetto: quello che dovrebbe essere un terrorista con sulle spalle un fucile d’assalto guarda minaccioso in direzione di un Colosseo in fiamme, sormontato da una smisurata bandiera nera dell’Isis; sopra quest’immagine una scritta in arabo e sotto la sua traduzione “dalla Libia…stiamo arrivando a Roma”.

“La Camera dei Deputati spende annualmente 7 milioni di euro per le pulizie, il corso antiterrorismo che lo Stato ci nega costa 6 milioni, devo pensare che la sicurezza dei cittadini e la nostra vita valgono meno delle pulizie di Montecitorio?” - si chiede allibito il segretario Domenico Pezzuto.

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