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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Anche i vigili del fuoco protestano in piazza Santa Teresa

BRINDISI – Questa mattina hanno voluto consegnare personalmente alla prefettura un documento in cui spiegano i motivi della protesta e dello sciopero nazionale. I vigili del fuoco di Brindisi sono scesi in piazza Santa Teresa, come hanno fatto i loro colleghi in tutt’Italia. “Ma la provincia di Brindisi – ha raccontato Damiano Petrachi del sindacato autonomo Conapo – è particolarmente grave”.

BRINDISI – Questa mattina hanno voluto consegnare personalmente alla prefettura un documento in cui spiegano i motivi della protesta e dello sciopero nazionale. I vigili del fuoco di Brindisi sono scesi in piazza Santa Teresa, come hanno fatto i loro colleghi in tutt’Italia. “Ma la provincia di Brindisi – ha raccontato Damiano Petrachi del sindacato autonomo Conapo – è particolarmente grave”.

Non ci sono solo le richieste di essere equiparati agli altri corpi dello Stato ma anche la volontà di evidenziare le gravissime carenze di personale che ogni giorno devono fronteggiare, nelle intenzioni di protesta dei vigili del fuoco. Con appena un vigile ogni otto mila abitanti (la media europea è di uno su mille), la provincia di Brindisi infatti, presenta un quadro particolarmente complicato.

Suddivisa in cinque aree di competenza – Brindisi, aeroporto, porto, Ostuni e Francavilla Fontana – la provincia dispone di appena 150 vigili per coprire i quattro turni di ognuna delle sedi.

“Due contratti di lavoro scaduti e non rinnovati – denuncia il sindacato Conapo nella nota fatta recapitare al prefetto Domenico Cuttaia – retribuzioni umilianti di 300 euro mensili inferiori agli altri corpi, un trattamento pensionistico che non tiene conto dell’usura dovuta alle mansioni operative, carenze di organico e abuso del lavoro precario mascherato da volontariato”.

Per queste ragioni è stato indetto lo sciopero di oggi, dalle 8 alle 12, ma sono gli stessi vigili del fuoco ad annunciarlo, la forma di protesta non può limitarsi a questo. “Abbiamo tante difficoltà – ha spiegato Petrachi – che vengono relativamente mitigate dalla presenza dei volontari. Ma, anche in questo caso, ci sono tanti problemi che le istituzioni sembrano ignorare: ci sono volontari che lavorano pochi giorni all’anno e questo non permette loro di sviluppare bene la loro professionalità ma neppure a noi di essere in condizioni di sicurezza”.

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