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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Arma modificata, assolti carabinieri

TORRE S. SUSANNA - Il luogotenente era accusato di aver modificato l’arma per contenere due cartucce in più, gli ufficiali invece di averlo coperto nella simulazione di un reato e di averlo aiutato nel nascondere anche il fatto che avesse manomesso la pistola.

TORRE S. SUSANNA - Il luogotenente era accusato di aver modificato l’arma per contenere due cartucce in più, gli ufficiali invece di averlo coperto nella simulazione di un reato e di averlo aiutato nel nascondere anche il fatto che avesse manomesso la pistola. Il tutto a margine di una presunta simulazione di una rapina avvenuta a Torre S.Susanna, simulazione necessaria per non dover rispondere dei delitti di dispersione di oggetti di armamento. In soldoni, secondo l’accusa il luogotenente Domenico Carluccio portava con sé una pistola modificata.

Quando la perse, o comunque gli fu rapinata, i suoi superiori avrebbero contribuito a nascondere l’illecito. Ad ogni modo, al termine di un processo con rito abbreviato, il gup di Brindisi, Paola Liaci, ha assolto con la formula “perche’ il fatto non sussiste” due ufficiali dei carabinieri e il luogotenente in servizio a Brindisi all’epoca dei fatti, risalenti al 2010. Si tratta del tenente colonnello Gennaro Ventriglia e del capitano Giambruno Ruello, difesi dagli avvocati Massimo Manfreda e Amilcare Tana, e del luogotenente Domenico Carluccio, assistito dagli avvocati Gianvito Lillo e Vincenzo Farina.

I tre erano imputati di favoreggiamento, falso, e concorso in detenzione e porto illegale di arma da sparo. Secondo l’impostazione dell’accusa, formulata dal pm Raffaele Casto, a margine della simulazione della rapina o dello smarrimento dell’arma, era emerso che Carluccio “portava con sé un armamento da quello prescritto”, ergo aveva alterato il serbatoio della Beretta calibro 9 parabellum, per contenere 17 cartucce anziché 15.

Una volta sparita la pistola, poi ritrovata e consegnata ai carabinieri di Torre S.Susanna, gli ufficiali lo avrebbero aiutato a dissimulare. Per l'imputazione legata al porto e detenzione illegale la circostanza non è più prevista come reato. Per il resto non v’è condotta penalmente rilevante. Le motivazioni saranno note tra sessanta giorni. Per la simulazione della rapina si procede separatamente.

 

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