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Cronaca Ceglie Messapica

Cinque auto in fiamme in una notte: incendiario incastrato dalle telecamere

Arrestato il presunto autore degli incendi che la notte del 27 gennaio danneggiarono cinque auto, oltre al prospetto di una palazzina, a Ceglie Messapica. E' il 35enne Mattia Mastro. Si indaga per risalire al complice

CEGLIE MESSAPICA – Le telecamere lo hanno ripreso mentre riempie una tanica di benzina, in un’area di servizio situata nella periferia di Cisternino. Poi, a bordo della stessa auto, una Suzuki Swift con cui aveva raggiunto il distributore, si aggira per le vie di Ceglie Messapica, negli stessi punti in cui, quella notte, cinque auto andranno a fuoco. E’ stato individuato il presunto autore degli incendi dolosi avvenuti a Ceglie Messapica fra le 4 e le 4,30 del 27 gennaio. Si tratta del 35enne Mattia Mastro, del posto, già noto alle forze dell'ordine per reati in materia di droga. L’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Brindisi, su richiesta della locale Procura, con l'accusa di incendio aggravato in concorso e danneggiamento seguito da incendio. Il movente, da quanto appurato dai carabinieri, sarebbe riconducibile al mancato pagamento di somme di denaro. MASTRO Mattia classe 1984-3

Gli incendi

Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle indagini condotte dai carabinieri della stazione di Ceglie Messapica. In particolare, intorno alle ore 4,20 del 27 gennaio, i militari intervennero in via Maresciallo Maggiore, dove pochi minuti prima era divampato l’incendio di una Lancia Y di un 60enne del luogo andata completamente distrutta, e le fiamme si erano propagate intaccando il paraurti posteriore di un’altra Lancia Y parcheggiata nei pressi, che è rimasta seriamente danneggiata.

Nel frattempo in via Torino si era sviluppato un altro incendio, che aveva interessato prima una Fiat 500 di un pensionato e successivamente una Fiat Tipo parcheggiata accanto, distruggendole completamente. Il calore delle fiamme danneggiò anche il paraurti anteriore ed il gruppo ottico di una quinta autovettura, una Volkswagen Passat, parcheggiata nei pressi, e danneggiò anche il prospetto di un  palazzo adiacente.

L'incendiario in azione: i fotogrammi del raid

incendio cinque auto ceglie messapica 27012019  (3)-2L'analisi dei filmati

I carabinieri acquisiscono a stretto giro le immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza ubicate nelle zone interessate dai roghi, individuando, tra le altre, una vettura sospetta che, proprio nel lasso temporale precedente agli incendi, si stava aggirando per le strade di Ceglie Messapica dove erano state parcheggiate le autovetture date alle fiamme. L’analisi del percorso e dei vari spostamenti effettuati dal veicolo sospetto, hanno permesso di individuare il possessore dello stesso responsabile delle azioni delittuose, ricostruendo tutti i passaggi effettuati quella notte. 

I carabinieri appurano che l’auto in questione, una Suzuki Swift, è di proprietà d Mattia Mastro. A quel punto i carabinieri passano al setaccio anche le immagini riprese dalle telecamere situate nei punti di accesso al paese, accertando che, prima degli incendi, lo  stesso veicolo si era recato presso il distributore di carburanti Q8 ubicato sulla Ceglie-Cisternino, contrada Chiobbica dell’agro di Ostuni, dove proprio Mastro, nella circostanza passeggero seduto accanto al guidatore, sarebbe stato ripreso mentre tenta di riempire una tanica di benzina. L’operazione non ha esito positivo, probabilmente a causa di un guasto del sistema di erogazione self del distributore.

incendio cinque auto ceglie messapica 27012019  (7)-2

Successivamente il veicolo raggiunge il distributore Agip, nella periferia di Cisternino, distante qualche chilometro, dove sempre l’arrestato viene immortalato dalle immagini dell’impianto di videosorveglianza, mentre introduce la pistola erogatrice all’interno dell’abitacolo dell’auto, in cui era stata collocata la  tanica da riempire. La Swift rientra quindi aCeglie Messapica, sosta prima in via Torino e di seguito si dirige in via Maresciallo Maggiore, strade in cui  vengono innescati i due incendi. Le indagini dei militari sono in dirittura d’arrivo anche per l’identificazione dei complici dell’arrestato, il quale dopo le formalità di rito è stato collocato agli arresti domiciliari. Dovrà rispondere dei reati di “incendio aggravato in concorso” che prevede una pena compresa tra i 3 e i 7 anni di reclusione, nonché di “ danneggiamento seguito da incendio aggravato in concorso”.

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