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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Villa Castelli

Dimostrò che usava marijuana per curare il mal di schiena: nuovo arresto per altri 2 chili

Era stato già arrestato due volte per possesso di sostanza stupefacente del tipo marijuana e scarcerato dal gip al termine dell'udienza di convalida dopo aver affermato, con tanto di certificazione medica, di utilizzare la droga per scopi terapeutici. Oggi è finito nuovamente in arresto

VILLA CASTELLI – Era stato già arrestato due volte per possesso di sostanza stupefacente del tipo marijuana e scarcerato dal gip al termine dell’udienza di convalida dopo aver affermato, con tanto di certificazione medica, di utilizzare la droga per scopi terapeutici. Questa mattina è finito nuovamente in manette e posto ai domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, è stato trovato in possesso di due chili di infiorescenza di marijuana. Si tratta un bracciante agricolo di Villa Castelli, Cosimo Fonzetti, 58 anni. 

I fiori della sostanza stupefacente erano custoditi in due boccioni in vetro e nascosti in camera da letto: sono stati scovati dai carabinieri della locale stazione durante una perquisizione eseguita con le unità cinofile a conclusione di un servizio di appostamento eseguito nei pressi della sua abitazione che ha portato i militari ad accertare che la casa del bracciante agricolo era frequentata da assuntori di stupefacenti. I militari sono entrati in azione nella mattinata di oggi e oltre ai due chili di fiori di FONZETTI COSIMO, NATO A VILLA CASTELLI IL 07.09.1956-2marijuana hanno trovato, nel giardino di casa sua, alcune piante di cannabis indica con tagli ancora freschi. Inevitabile l’arresto.

Domani Cosimo Fonzetti, che è sottoposto a processo per i fatti antecedenti che risalgono al gennaio del 2014 e al maggio 2013 quando fu trovato in possesso di 87 piante di cannabis indica, dovrà nuovamente affrontare una udienza di convalida davanti al gip, al fianco del suo legale Cosimo Deleonardis. Nei precedenti interrogatori di convalida l’indagato ha spiegato, fornendo tutti i certificati medici necessari, di produrre la marijuana per scopi terapeutici. Aveva raccontato al gip di aver scelto la canapa indiana come metodo per stare meglio in salute.

“Ha ammesso la detenzione di stupefacente – scriveva il gip Paola Liaci nelle motivazioni del provvedimento di scarcerazione – ma riferendo che lo stesso era destinato al proprio fabbisogno, essendo affetto da patologia alla colonna vertebrale che gli causa forti dolori”. Nulla emergeva, quindi, secondo il giudice “per ritenere che la sostanza fosse destinata ad essere ceduta a terzi”.

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