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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Operazione Bronx: preso da polizia e carabinieri latitante albanese

Era nascosto in una villetta tra Ostuni e San Michele Salentino, e stava per partire per Roma

OSTUNI - È finito in trappola nella stessa serata di ieri 30 gennaio, giorno dell’Operazione Bronx coordinata dal pm Pierpaolo Montinaro e condotta dai carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni, uno dei due indagati risultati irreperibili: si tratta dell’albanese Korado Shahini, di 26 anni, localizzato attorno alle 18.30 in una abitazione di Contrada Cantrapa dai poliziotti del commissariato di Ostuni della Polizia di Stato, e quindi arrestato in collaborazione con i carabinieri. Shahini era ospite nella casa di un giovane ostunese già noto alla polizia. I carabinieri stanno ancora cercando, invece, il rumeno Marius Florentin Silaghi di 28 anni.

Il rifugio di Shahini era stato individuato assieme ai poliziotti diretti dal vicequestore Gianni Albano, che hanno operato in piena sinergia con i colleghi dell’Arma. Nel frattempo il personale del commissariato aveva circondato la villetta ubicata nelle campagne prossime alla provinciale tra Ostuni e San Michele Salentino, per evitare una nuova fuga dell’albanese. Korado Shahini, è stato poi accertato, era infatti in procinto di raggiungere un fratello a Roma, e da qui tentare di lasciare l’Italia per rientrare in patria. Quando gli è stato chiesto di consegnarsi, non ha opposto resistenza alla polizia. Il capitano Antonio Corvino e il tenente Alberto Bruno gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare.

Nell’ambito dell’indagine Bronx, Shahini dovrà rispondere di detenzione di imprecisati quantitativo di sostanza stupefacente, e in particolare di 4 chili di marijuana, episodio collocato come data all’11 febbraio del 2019. Nei suoi confronti il giudice delle indagini preliminari ha disposto gli arresti domiciliari. Non avendo fissa dimora (anche se risulta residente a Roma in piazza Monteporzio Catone), il giovane albanese nel periodo coperto dalla recente attività investigativa sarebbe stato ospite saltuario di vari, on ben identificati “amici” di Carovigno. Pertanto è stato trasferito in una comunità dove dovrà osservare gli obblighi della misura cautelare a suo carico.

Korrado Shahini-2

L’albanese non è affatto nuovo alle cronache: il 18 luglio del 2018 sempre i carabinieri della compagnia di san Vito dei Normanni avevano condotto un’altra operazione contro una rete di spaccio (ma c’erano anche altri episodi di reati contro il patrimonio, per la precisione furti in abitazione, e di armi). Anche quella volta era risultato irreperibile, ma si trattò di una latitanza di breve durata. Partendo dall’analisi dei tre cellulari scovati nella sua ultima residenza presso un conoscente di Carovigno, assieme a dosi di marijuana e cocaina, e da altre piste, la mattina del 25 luglio successivo Korado Shahini fu arrestato all’uscita di un bar di San Donà di Piave, dove si era rifugiato, ospite di una ragazza rumena e di altri connazionali.

Il rumeno Mario Florentin Silaghi, invece, nell’indagine Bronx è accusato assieme a Pietro Venerito del reato di concorso in porto e detenzione illegale di una pistola e munizioni, di concorso nell’uccisione, per crudeltà, di un cane prima tentando di impiccarlo, poi sparandogli ed infine dando fuoco ai resti della povera bestiola, perché intralciava – secondo gli investigatori – l’utilizzo di una casa rurale per ospitare soggetti di interesse investigativo (fatto avvenuto il 6 gennaio 2019 nelle campagne di San Michele Salentino). Il rumeno dovrà anche rispondere di concorso sempre con Venerito, ma anche con un altro indagato, Daniele Ferrara, e con un minorenne, di detenzione di banconote false da mettere in circolazione, fatti avvenuti tra il 4 gennaio e il 4 febbraio 2019.

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