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Cronaca Ostuni

Arresto pugile nigeriano, un vero rodeo

OSTUNI – Un arresto così “faticoso” forse gli agenti del commissariato di polizia di Ostuni non lo facevano da anni: nella notte tra mercoledì e ieri, nel tentativo di fermare un nigeriano richiedente asilo, sorpreso senza il biglietto del treno e che stava dando in escandescenze, hanno rimediato pugni, calci, gomitate e anche morsi a non finire.

OSTUNI – Un arresto così “faticoso” forse gli agenti del commissariato di polizia di Ostuni non lo facevano da anni: nella notte tra mercoledì e ieri, nel tentativo di fermare un nigeriano richiedente asilo, sorpreso senza il biglietto del treno e che stava dando in escandescenze, hanno rimediato pugni, calci, gomitate e anche morsi a non finire.  L'extracomunitario, Morris Deebii, che si è qualificato come pugile, è stato arrestato dopo un vero e proprio combattimento.

Ora è accusato di resistenza, violenza, lesioni personali a pubblici ufficiali, rifiuto di indicazioni sulla propria identità, interruzione di pubblico servizio. È in attesa dell'esito della procedura per il riconoscimento dello stato di rifugiato politico da parte della prefettura, con tutta probabilità lo perderà. Tutto per un biglietto del treno. Le operazioni legate all’intervento dei poliziotti, e che hanno portato all'arresto del nigeriano, sono iniziate all'1,40 della notte tra mercoledì e ieri, quando la capotreno del “Lecce - Bari” ha fermato tre viaggiatori senza biglietto, e si sono concluse alle 16 di ieri. Quando la dipendente di Trenitalia ha chiesto a tre viaggiatori di colore di scendere alla prima fermata utile perchè il loro biglietto non era valido, in quel vagone si è scatenato il pandemonio.

Uno dei tre, che poi è l'arrestato, non solo si è opposto ma avrebbe anche aggredito, minacciato e strattonato la capotreno nel tentativo di convincerla a soprassedere, ma la stessa - che pare non fosse al primo scontro per lo stesso motivo con il nigeriano finito poi in manette - non ha esitato a chiedere aiuto a un agente della polizia penitenziaria in servizio al carcere di Brindisi, che viaggiava proprio su quel treno. È stato proprio quest'ultimo a chiedere l'intervento dei poliziotti di Ostuni. Nel frattempo, infatti, il treno si era fermato proprio alla stazione della Città Bianca e il nigeriano che poco prima si era reso responsabile di aggressioni e minacce, si era dileguato. Sul posto si è recata una pattuglia del commissariato, diretto da Francesco Angiuli, che dopo aver ascoltato la capotreno vittima delle violenze del nigeriano, si è messa alla ricerca del fuggiasco. Deebii è stato trovato poco dopo: si era nascosto in un locale in disuso adibito a sala d’aspetto.

Alla legittima richiesta di esibire i propri documenti, Morris Deebii si è opposto con prepotenza e con atteggiamento ostile e di aperta sfida, ha falsamente detto di non averne, precisando, invece, di essere un pugile professionista. Non ha voluto nemmeno seguire i poliziotti quando gli hanno annunciato che doveva essere portato al commissariato. “Io sto qua e non vi seguo”, avrebbe risposto. Ogni tentativo di placare quell'uomo è risultato subito vano e la sua condizione di pugile sarebbe stata più volte sbandierata nel tentativo di intimidire gli agenti.

Visto l’atteggiamento ostile e fermo di quell'uomo è stato richiesto l'intervento di altri poliziotti. Nemmeno davanti ai rinforzi l'animo del nigeriano si è placato. A quel punto, temendo che lo stesso potesse arrecare lesioni a qualcuno, è stato affrontato da ben quattro operatori. Nemmeno questo è servito per dissuadere l'uomo dal suo intento di colpire gli agenti:  avrebbe sferrato schiaffi, calci e pugni in rapida successione. Gli agenti, a intervento concluso, hanno dovuto fare ricorso ai medici del pronto soccorso.

Solo dopo un ennesimo tentativo conclusosi addirittura all’esterno della stazione, il pugile nigeriano è stato momentaneamente immobilizzato. Purtroppo però, quando doveva essere trasferito in auto, ha iniziato nuovamente a colpire i poliziotti, per cercare di scappare, e, a sorpresa, ha violentemente morso la mano di un poliziotto, provocando un abbondante sanguinamento. Anche dentro la volante, durante il tragitto, si è dimenato tentando di liberarsi. Al commissariato di Ostuni è giunto anche il personale della Polizia ferroviaria.

Dopo aver sentito i numerosi testimoni, letta la denuncia che la capotreno intanto aveva sporto presso il compartimento Polfer di Bari, Morris Deebii è stato dichiarato in arresto su decisione del pubblico ministero di turno Iolanda Daniela Chimienti. E’ stato accertato che il pugile africano non era al primo incidente con la capotreno di ieri notte, dato che percorre spesso la tratta Lecce - Bari per i suoi allenamenti. Ha precedenti   per vari reati, principalmente contro la persona, uso di violenza, anche contro i pubblici ufficiali.

 

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