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Cronaca Francavilla Fontana

Arresto sindaco, 3200 firme false

FRANCAVILLA FONTANA - Cento pazienti ascoltati nell'inchiesta della finanza. dopo Vitali, anche Fitto attacca i magistrati brindisini: "Provvedimento enorme, si potevano accertare le responsabilità senza arrestare".

FRANCAVILLA FONTANA - Più di cento persone ascoltate, 3.200 ricette con firma falsa a supporto dell'accusa che era già stata immortalata dalle telecamere e mandata in onda nell'aprile del 2012. Il sindaco di Francavilla Fontana, Vincenzo Della Corte, professione anestesista, nel pomeriggio si occupava dei pazienti del fratello, Luciano, medico generico, che così poteva tranquillamente occuparsi dello studio dentistico.

Tutto a Francavilla Fontana, in uno spazio di pochi metri quadri, ossia in due ambulatori attigui in via Baracca, dove c'era sempre un intenso via vai di gente. Stamani, dopo aver condotto indagini accurate, nell'ambito di un'inchiesta del pm Valeria Farina Valaori che ha avuto impulso da un 'blitz' di Fabio e Mingo, gli inviati del tg satirico Striscia la notizia, sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi, al comando del maggiore Gabriele Sebaste.

Il reato ipotizzato è di truffa aggravata ai danni del Servizio sanitario nazionale. Sequestrate, per equivalente, disponibilità finanziarie per 63 mila euro. Secondo l'impostazione dell'accusa il primo cittadino avrebbe condotto al posto del fratello l'attività di medico di base, pur non essendo autorizzato, per consentire durante il pomeriggio al fratello di svolgere la professione di odontoiatra e continuare a percepire lo stipendio dalla Asl.

I due, stando a quanto accertato nel corso delle indagini condotte dal pm Valeria Farina Valaori, che hanno portato stamani all'esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare a firma del gip Maurizio Saso, avrebbero operato entrambi nel medesimo studio professionale, in due stanze attigue. L'ipotesi di reato contestata a entrambi e' di truffa aggravata. Stando a quanto accertato il sindaco provvedeva anche a firmare le ricette mediche, apponendovi il timbro del medico convenzionato e la firma apocrifa.

Numerosi sono stati gli attestati di solidarietà, con annesso attacco alla magistratura in stile Pdl. Dal coordinamento regionale, fino all'ex ministro Raffaele Fitto, che ha firmato un intervento a gamba tesa contro i pm: "Esprimo tutta la mia solidarietà e rinnovata fiducia al sindaco di Francavilla Fontana, Vincenzo Della Corte, professionista serio e amministratore onesto, raggiunto questa mattina da un provvedimento di arresti domiciliari che non si giustifica in nessun modo".

Entra nel merito Fitto, che non risparmia stilettate: "Non si può trattare come un delinquente comune un professionista stimatissimo, eletto per ben quattro volte sindaco della sua città con enorme consenso dei cittadini ed a larga maggioranza. Non si comprende quale fosse l’esigenza di ricorrere ad una misura tanto ‘enorme’ come gli arresti domiciliari; certamente vi erano modalità meno traumatiche  per effettuare eventuali contestazioni".

Ciò detto, conclude: "Mi auguro quindi che il sindaco prosegua nel suo impegno amministrativo. Stessa solidarietà e fiducia esprimo nei confronti dell’onorevole Vitali, del senatore Piero Iurlaro e di tutti gli altri consiglieri comunali di centrodestra coinvolti in un’altra inchiesta, nell’assoluta certezza che anche loro dimostreranno totale estraneità ai fatti contestati".

Il riferimento è ai 17 avvisi di conclusione delle indagini notificati ieri, per un'altra vicenda, a 13 consiglieri comunali di maggioranza tra cui il deputato Pdl uscente Luigi Vitali e il senatore appena eletto, Piero Iurlaro, a due dirigenti comunali (Incalza e Zullino) e al presidente dell'ordine dei farmacisti di Brindisi, Gabriele Rampino.

L'accusa, a vario titolo, e' di abuso d'ufficio e in un paio di casi anche di falso, in relazione alla predisposizione e all'approvazione della delibera sull'organizzazione territoriale delle farmacie che, secondo quanto rilevato, sarebbe stata pianificata per avvantaggiare Rampino, proprietario di una farmacia nel quartiere San Lorenzo di Francavilla Fontana.

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