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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mesagne

Arriva Mantovano e spara contro Monti

MESAGNE - L'ex sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, si presenta a Mesagne con la scorta, ufficialmente per esprimere solidarietà al presidente del Comitato antiracket Fabio Marini colpito da un attentato malvitoso la scorsa notte, ma subito trasforma l'occasione in un discorso contro il governo Monti che, a suo dire, nulla starebbe facendo per affrontare le emergenze dell'ordine pubblico. Con i giornalisti fatti spostare da una conferenza stampa della polizia per l'arresto di un attentatore al luogo dove era atteso l'ex sottosegretario.

MESAGNE - L'ex sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, si presenta a Mesagne (con la scorta) ufficialmente per esprimere solidarietà al presidente del Comitato antiracket Fabio Marini colpito da un attentato malvitoso la scorsa notte, ma subito trasforma l'occasione in un discorso contro il governo Monti che, a suo dire, nulla starebbe facendo per affrontare le emergenze dell'ordine pubblico. Con i giornalisti fatti spostare da una conferenza stampa della polizia per l'arresto di un attentatore al luogo dove era atteso l'ex sottosegretario.

Tutto ciò è avvenuto in un giorno che per la legge italiana è di silenzio elettorale (non a Mesagne, ma i servizi tv si vedono poi anche a Brindisi, Fasano eccetera), e che l'ex sottosegretario ha invece abbondantemente violato creato non poco imbarazzo in alcuni presenti, e irritazione in coloro che non sono della sua stessa parte politica. Mantovano ha giustificato la sua presenza a Mesagne con il fatto di essere stato il rappresentante del governo - a suo tempo - che presenziò all'inaugurazione della sede del Comitato antiracket di Mesagne,  e con il fatto di essere particolarmente "vicino" alla persona di Fabio Marini.

Ma ciò, stando ai commenti raccolti subito dopo le sue dichiarazioni, non giustifica affatto l'attacco al governo in carica, su cui evidentemente l'ex sottosegretario ha scaricato alla grande il lascito dei tagli alla pubblica sicurezza dovuti invece al governo di cui faceva parte, e della gestione Maroni del Ministero dell'Interno. Ma a Mantovano è stato concesso questo mini-comizio che ovviamente non sposta di un centimetro i problemi di Mesagne.

Sono stati fatti spostare invece i giornalisti che stamani si erano radunati in commissariato a Mesagne - dove la polizia doveva comunicare l'arresto dell'autore di un altro attentato avvenuto recentemente - proprio per raggiungere la sede del Comitato antiracket ed assistere alla performance dell'ex sottosegretario. Se questa è la risposta agli attacchi della criminalità, bisogna fermarsi a riflettere seriamente. La stampa è tornata in commissariato solo dopo la conclusione della visita di Alfredo Mantovano al Comitato antiracket.

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