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Bomba day: la città si prepara all'evacuazione, artificieri al lavoro

Domenica 15 dicembre più di 53mila brindisini dovranno lasciare la zona rossa. I militari dell'11° Reggimento Genio Guastatori della Brigata Pinerolo hanno avviato i lavori di protezione per la bonifica

BRINDISI – Con un messaggio sul proprio account Twitter, l’esercito Italiano ha comunicato l’avvio dei lavori di protezione per la bonifica della bomba d’aereo della Seconda Guerra Mondiale ritrovata nei pressi del Maxicinema Andromeda di Brindisi. Il delicato compito è stato affidato agli artificieri provenienti dall’11° Reggimento Genio Guastatori della Brigata Pinerolo. I militari entreranno in azione domani, con l’ausilio di un robot, per la rimozione della spoletta che venne danneggiata la mattina del 2 novembre, quando un escavatore urtò l’ordigno, durante i lavori di ampliamento del multisala.

Artificieri, bomba Brindisi-3

Si tratta di una bomba modello MK V SAP 500 libbre di fabbricazione inglese, del peso di 226,80 chili. Sganciata dalla Raf nel corso di una delle ondate di bombardamenti che devastarono una parte della città, la bomba contiene un esplosivo di caricamento di 40,87 chili di tritolo”. Dopo il disinnesco, la bomba verrà trasportata presso la cava di Autigno, nelle campagne di Brindisi, dove verrà fatta brillare la mattina del 16 dicembre. 

Artificieri, bomba Brindisi 2-2

I centri di accoglienza

Le operazioni di disinnesco inizieranno subito dopo la fine dell’evacuazione degli oltre 53mila cittadini che risiedono nel raggio di 1.617 metri dal punto in cui si trova l’ordigno. Alle ore 5, il suono delle sirene segnerà l’avvio dell’evacuazione. Entro le 8 la zona rossa dovrà essere sgomberata. L’amministrazione comunale ha istituito 14 centri di accoglienza, di cui 4 con ricoveri per gli animali domestici, presso le scuole di ogni ordine e grado. Quattro le aree di attesa (Parcheggio Stadio Comunale, via Benedetto Brin; Parco del Cillarese, via Provinciale San Vito; via Andrea Mantegna, Masseriola; La Rosa, piazza dei Pini). 

Già dalle 18 di oggi apriranno i battenti le seguenti scuole, in cui sono state distribuite complessivamente 300 brandine, per trascorrere la notte: la scuola media Leonardo Da Vinci in via Don Guanella civico 9, dove troveranno accoglienza anche le persone assistite dalla Asl; la scuola media di via Mantegna 23; la scuola media Mameli in via della Torretta 40 e, infine, la scuola primaria Marinaio d’Italia in via Umberto Maddalena 31.

Chi risiede nel raggio di 500 metri, dovrà ricordarsi di chiudere la manopola del gas, per poi riattivarla solo al momento del rientro. 

I controlli anti sciacallaggio

La città sarà sorvolata per l’intera durata delle operazione da un velivolo Predator dell’Aeronautica Militare e da droni più piccoli dei vigili del fuoco. Quarantuno varchi di accesso alla città saranno sorvegliati dalle forze dell’ordine, che effettueranno anche pattugliamenti nella zona rossa. 

La viabilità

Inevitabili le ripercussioni sulla viabilità. Un tratto della superstrada Brindisi-Lecce sarà chiuso dalle ore 7 fino al termine delle operazioni, con percorsi obbligatori per in entrambi i sensi di marcia. I voli saranno sospesi dalle 9.30 a mezzogiorno, ma l’aerostazione resterà aperta. La circolazione dei treni sarà invece sospesa dalle 8 alle 12. Emessa anche un’ordinanza di interdizione alla navigazione e alla pesca nel porto di Brindisi, vigente già dalle ore 14 di oggi, fino alle 12.30 di domani. 

Assistenza sanitaria

Imponente lo sforzo anche in ambito sanitario. L’Asl Brindisi, infatti, attraverso il servizio 118 presso l’ospedale Perrino di Brindisi, ha allestito tre Posti Medici avanzati con 52 posti letto, come area di riferimento per tutte le emergenze/urgenze territoriali, ed eventuale supporto al Piano di emergenza per massiccio afflusso di feriti. L’azienda sanitaria ha inoltre curato il servizio di trasporto di pazienti allettati. 

Complessivamente, fra forze dell'ordine, volontari della Protezione Civile e personale sanitario ci saranno in campo centinaia di persone, nell'ambito di uno dei piani di evacuazione più imponenti mai visti in Italia, dalla fine della seconda guerra mondiale. 

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