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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Francavilla Fontana

Asl: “Si dona a giorni alterni”. Avis imbufalita: “Vogliono chiudere il Centro raccolta sangue”

OSTUNI - “Il centro raccolta sangue nei giorni pari resta chiuso”. E’ l’ultimo sgarbo, in ordine di tempo, ricevuto dai donatori della Città bianca, invitati a tornare a casa. E così all’indomani monta la polemica. A farsene portavoce è il presidente dell’Avis di Ostuni, Andrea Pinto: “Nessuno ci aveva avvisato. Offesa ancora una volta la generosità dei nostri associati. Evidentemente c’è un disegno ben preciso che da qui a breve punta a smantellare il Centro di raccolta sangue presso l’ospedale civile di via Villafranca. Sino a quando l’Azienda sanitaria di Brindisi non provvederà a cambiare rotta, nulla ci convincerà del contrario”.

OSTUNI - “Il centro raccolta sangue nei giorni pari resta chiuso”. E’ l’ultimo sgarbo, in ordine di tempo, ricevuto dai donatori della Città bianca, invitati a tornare a casa. E così all’indomani monta la polemica. A farsene portavoce è il presidente dell’Avis di Ostuni, Andrea Pinto: “Nessuno ci aveva avvisato. Offesa ancora una volta la generosità dei nostri associati. Evidentemente c’è un disegno ben preciso che da qui a breve punta a smantellare il Centro di raccolta sangue presso l’ospedale civile di via Villafranca. Sino a quando l’Azienda sanitaria di Brindisi non provvederà a cambiare rotta, nulla ci convincerà del contrario”.

Non solo uno sfogo ma un reclamo formale quello del presidente del locale sodalizio, che raggruppa i donatori volontari di sangue della Città bianca. Tanti di loro nei giorni scorsi hanno trovato chiuse le porte del “Centro raccolta sangue” attivo presso il nosocomio di via Villafranca, perché non più operativo nei giorni pari. D’ora in avanti, si dona a giorni alterni, dunque, Nei giorni dispari sarà possibile donare a Ostuni, in quelli pari. Nei giorni dispari sarà possibile donare a Ostuni, in quelli pari presso l’ospedale Camberlingo, a Francavilla Fontana. E così monta la protesta.

“Particolarmente penalizzati – spiega Pinto – risultano così gli utenti di Ostuni, che d’ora in avanti non potranno peraltro donare il sabato mattina, giorno a tanti ovviamente comodo”. Ma Pinto va anche oltre e parla di “una morte annunciata”: “Evidentemente c’è la volontà di chiudere il Centro raccolta sangue di Ostuni. A questo punto daremo battaglia. Ad Ostuni la presenza di donatori di sangue, pronti con grande sensibilità a rispondere agli appelli, è forte. Tanto quanto l’esigenza che il Centro di raccolta attivo presso il locale presidio ospedaliero non venga smantellato o depotenziato”.

Ad essere penalizzati ben 380 donatori di sangue, capaci di produrre 800 sacche di sangue all’anno. “Il servizio che tali donatori compiono, in forma anonima e a favore della intera comunità, andrebbe sempre più coltivato e non al contrario eliminato”, hanno già ammonito tanto il sindaco Domenico Tanzarella sia i vertici locali dell’Avis.

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