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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Francavilla Fontana

Assolto il nigeriano: era una montatura del consigliere, che indagato si dimette

FRANCAVILLA FONTANA - “Questo giovane nigeriano è vittima di un rigurgito razziale”, con queste parole il pubblico ministero Giuseppe De Nozza ha chiesto e ottenuto l’assoluzione del 24enne Osas Friday, accusato dal consigliere comunale Pdl di Francavilla Fontana, Benedetto Proto, di minaccia a mano armata. Lo stesso pm ha chiesto l’apertura di un fascicolo d’inchiesta a carico di Proto, con l’ipotesi di falsa testimonianza resa all’autorità giudiziaria, per aver accusato ingiustamente il giovane immigrato rimasto in cella nove giorni.

FRANCAVILLA FONTANA - “Questo giovane nigeriano è vittima di un rigurgito razziale”, con queste parole il pubblico ministero Giuseppe De Nozza ha chiesto e ottenuto l’assoluzione del 24enne Osas Friday, accusato dal consigliere comunale Pdl di Francavilla Fontana, Benedetto Proto, di minaccia a mano armata. Lo stesso pm ha chiesto l’apertura di un fascicolo d’inchiesta a carico di Proto, con l’ipotesi di falsa testimonianza resa all’autorità giudiziaria, per aver accusato ingiustamente il giovane immigrato rimasto in cella nove giorni.

Dopo l’imprevedibile epilogo in sede giudiziaria, il consigliere promotore delle ronde nella Città degli Imperiali, ha rimesso il mandato istituzionale nelle mani del sindaco Vincenzo Della Corte. Il primo cittadino, che si riserva di decidere in merito alle dimissioni, non ha dubbi: “Questo episodio intanto dimostra un fatto del quale sono sempre stato convinto, fin dal primo istante: l’istituzione delle ronde sarebbe un passo assolutamente dannoso e socialmente destabilizzante per questa città”.

Tutto ha inizio il 23 agosto scorso, intorno alle 13. Il giovane nigeriano sosta di fronte a “Voglia di pane”, il panificio a un passo dalla centralissima piazza Umberto I dove, da tempo, è diventato una presenza famigliare. Uno di casa, anche per la proprietaria Serafina Latartara, che tutti i giorni gli regala un pezzo di focaccia e gli cambia gli spiccioli ricevuti dai passanti. In quel mentre si trova a passare il consigliere Proto, che dirigendosi verso il giovane clochard gli intima di allontanarsi: “Disturba la gente”, sostiene l’ex poliziotto.

Il 24enne, che comprende poco e male l’italiano, intuisce bene quel che gli si chiede ed esegue istintivamente l’ordine. Si allontana, ma non prima di aver compiuto il rito quotidiano di cambiare gli spiccioli dalla panettiera. E’ di fronte a lei che svuota le tasche: “Non aveva nessun coltello”, ha dichiarato la donna ieri mattina di fronte al giudice, “e non ha aggredito nessuno. Ho visto tutto con i miei occhi”.

Per Proto, le cose stanno altrimenti. Il giovane nigeriano se lo ritrova davanti quel giorno stesso, a bordo di un’auto della polizia municipale, al fianco di una pattuglia di vigili urbani. Ne nasce un inseguimento. Il nigeriano si nasconde maldestramente dietro un’auto parcheggiata dappresso, non sa bene di cosa possa essere accusato ma non ha  dubbi d’essere in un qualche pericolo.

Viene arrestato, e solo dopo, al fianco dell’avvocato Giulio Marchetti, viene a sapere d’essere imputato per resistenza a pubblico ufficiale, minaccia a mano armata, porto illegittimo di armi, rifiuto di fornire le generalità, lesioni personali aggravate. Proto dice d’essere stato minacciato con un coltello. Nel verbale d’arresto finisce anche il referto del pronto soccorso a carico di uno dei vigili urbani, che dichiara d’essere stato aggredito in seguito a una colluttazione con il giovane immigrato, al termine dell’inseguimento.

L’avvocato Marchetti, che ha chiesto il rinvio del giudizio per direttissima condizionato all’ascolto della testimone, è riuscito a dimostrare che le cose stanno del tutto altrimenti, ottenendo l’assoluzione piena del proprio assistito, richiedente asilo in attesa di accoglienza da parte dello Stato italiano. E di un posto di lavoro.

L’ultima parola, in merito alla faccenda delle ronde, spetta invece al nuovo prefetto. Pronunciamento atteso con una certa impazienza da parte del consigliere comunale, promotore dell’iniziativa ratificata a dicembre dello scorso anno dal consiglio comunale, dopo la raccolta di 1.800 firme. Il prefetto Domenico Cuttaia, perplesso di fronte alla singolare iniziativa francavillese, aveva deciso che i vigilanti in borghese potesse solo affiancare i vigili urbani all’uscita delle scuole. Il progetto di Proto prevedeva tutt’altre iniziative, rimaste lettera morta. A meno che il nuovo prefetto avesse deciso altrimenti.

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