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Cronaca Ostuni

Attentato alla Esso: "Bomba carta, forse per regolare una vecchia controversia"

OSTUNI – Non ci sarebbe il racket delle estorsioni, dietro l’attentato dinamitardo che nella tarda serata di giovedì scorso ha distrutto il gabbiotto adibito a servizi e bar presso il Distributore Esso, situato lungo la corsia sud della strada statale 379, nel tratto compreso tra Fontanelle e Gorgognolo. Ne sono certi gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza della Città bianca, che indagano a tutto campo per fare luce sul grave episodio.

OSTUNI – Non ci sarebbe il racket delle estorsioni, dietro l’attentato dinamitardo che nella tarda serata di giovedì scorso ha distrutto il gabbiotto adibito a servizi e bar presso il Distributore Esso, situato lungo la corsia sud della strada statale 379, nel tratto compreso tra Fontanelle e Gorgognolo. Ne sono certi gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza della Città bianca, che indagano a tutto campo per fare luce sul grave episodio.

Nella mattinata odierna gli inquirenti sosto tornati ad ascoltare il gestore dell’impianto: Piero Caliandro, 51 anni, ostunese, residente a Cisternino. L’imprenditore avrebbe ribadito quanto già affermato a caldo, confermando di non aver ricevuto richieste estorsive né minacce. L’attentato potrebbe essere collegato a vecchi dissapori o a qualche controversia pregressa.

Piazzato sull’uscio del bar, l’esplosivo ha prodotto una forte deflagrazione che ha danneggiato in maniera significativa la struttura, compromettendo seriamente anche la stabilità della pensilina posta a protezione delle pompe di benzina. A quanto pare si sarebbe trattato di un rudimentale ordigno: di fatto una bomba carta, dal potenziale comunque significativo, collocata sull’uscio del bar e sistemata in maniera tale da amplificare tanto il boato quanto i danni all’impianto.

Un attentato dai retroscena dunque ancora oscuri. L’ordigno ha parzialmente divelto anche la copertura dell’area dove si trovano le colonnine del carburante, per fortuna senza provocare fuoriuscite di benzina. In quel caso l’incendio avrebbe avuto conseguenze ben peggiori. La struttura, intanto, è stata chiusa al pubblico e puntellata dai vigili del fuoco del Distaccamento di Ostuni, intervenuti sul posto poco dopo lo scoppio.

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