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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Estintore svuotato sul pavimento: saltano le lezioni alla Kennedy

Ennesimo atto vandalico ai danni della scuola media situata al rione Casale. Teppisti in azione giovedì sera. La preside: "Per l'ennesima volta chiederò l'installazione di telecamere"

BRINDISI – L’ennesimo atto vandalico è costato un giorno di scuola agli alunni della scuola media Kennedy dell’istituto comprensivo Casale, situata in via Vincenzo Antonio Gigante, al rione Casale. Alcuni teppisti intorno alle 21,40 di giovedì (14 febbraio) hanno fatto irruzione all’interno dell’edificio dopo aver rotto con una pietra la vetrata che affaccia sul cortile interno. Era già accaduto un paio di volte, nel mese di dicembre dello scorso anno.

Video: la testimonianza della preside

Stavolta però gli incivili sono andati oltre, perché si sono impossessati di un estintore e lo hanno svuotato al pian terreno. Il sistema antifurto di cui è dotato il plesso si è regolarmente attivato. Quando le guardie giurate dell'istituto di vigilanza Cosmopol e le forze dell’ordine sono giunte sul posto, dei balordi non c’era più traccia. La sostanza sprigionata dall’estintore ricopriva buona parte del pavimento del pian terreno. Già nella serata di ieri sul sito internet della scuola è stato comunicato che stamani le lezioni non si sarebbero svolte. Alcuni alunni che, non avendo letto l’avviso, si sono presentati lo stesso, non hanno potuto far altro che tornare a casa.

Il personale della ditta Auriga si è subito messo al lavoro per riparare i danni e pulire l’edificio. Per la giornata di domani, da calendario, era già prevista la chiusura. “Lunedì – fa sapere a BrindisiReport la dirigente scolastica, Mina Fabrizio – le lezioni riprenderanno regolarmente”. La preside esprime profondo rammarico per l’accaduto. “Speriamo che questo atto vandalico – dichiara – sia anche l’ultimo. Per l’ennesima volta farò richiesta di telecamere per salvaguardare la scuola”.

La stessa dirigente ha sporto denuncia ai carabinieri, che hanno effettuato i rilievi del caso. Purtroppo, ancora una volta, bisogna prendere atto di come le scuole di ogni ordine e grado della provincia siano indifese rispetto alle scorribande dei teppisti. I sistemi di allarme, come dimostra il caso della Kennedy, non bastano a scoraggiare gli incivili. Servirebbero degli impianti di videosorveglianza per mettere le scuole al riparo dalle incursioni, ma mancano i fondi per acquistarli. 

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