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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Auditorium gratis, albergatori irati

BRINDISI – Di questo passo, l’Autorità Portuale non ammortizzerà mai l’investimento effettuato per ricavare il gettonatissimo auditorium realizzato nel 2009 in occasione della venuta a Brindisi di Benedetto XVI. Volete che l’ente porto chieda alla Curia di Brindisi di versare la tariffa di 400 euro per aver usato la grande sala l’altro giorno, in occasione della conferenza del segretario generale della Cei, Mariano Crociata? Neanche per sogno. O che la stessa somma venga richiesta a questo o a quel politico per questo o quel convegno? Ma neppure a pensarci. Certo, qualcuno paga quei 400 euro che sono l’affitto previsto per mezza giornata (500 per tutto il giorno), ma non la politica, non i poteri forti della città. A colpi di conferenze pagate, ce ne vorrebbero mille per recuperare l’investimento di cui in principio. Di questo passo invece ci vorranno decenni.

BRINDISI – Di questo passo, l’Autorità Portuale non ammortizzerà mai l’investimento effettuato per ricavare il gettonatissimo auditorium realizzato nel 2009 in occasione della venuta a Brindisi di Benedetto XVI. Volete che l’ente porto chieda alla Curia di Brindisi di versare la tariffa di 400 euro per aver usato la grande sala l’altro giorno, in occasione della conferenza del segretario generale della Cei, Mariano Crociata? Neanche per sogno. O che la stessa somma venga richiesta a questo o a quel politico per questo o quel convegno? Ma neppure a pensarci. Certo, qualcuno paga quei 400 euro che sono l’affitto previsto per mezza giornata (500 per tutto il giorno), ma non la politica, non i poteri forti della città. A colpi di conferenze pagate, ce ne vorrebbero mille per recuperare l’investimento di cui in principio. Di questo passo invece ci vorranno decenni.

Intanto i mal di pancia all’esterno della ex Stazione marittima sono forti. In città ci sono già altre tre sale pubbliche utilizzabili: quelle di rappresentanza del Comune e della Provincia, l’auditorium della Biblioteca Provinciale. Ma capacità limitata, al massimo 200 persone. L’auditorium dell’Authority è il più grande di tutti, è a due passi dal lungomare, ha alle spalle un grande parcheggio. Cosa vuoi di più. E spesso è pure gratis. Se ne rammaricano – per usare un termine eufemistico – coloro che invece hanno dotato le proprie strutture ricettive private di sale convegni e congressi per ampliare il business degli alberghi sia nell’area urbana che nei dintorni ed in provincia. Ma c’è l’auditorium dell’Authority a mediare la domanda di strutture congressuali.

Un grosso smacco perché i privati mica possono spalmare in eterno gli investimenti effettuati, e la concorrenza della sala pubblica la avvertono sempre più. Non ne capitano molti di convegni e congressi, a Brindisi. Ma chi spalanca le porte della grande sala sul lato est della ex Stazione Marittima, pensata inizialmente per fare da punto di sosta e ristoro per i viaggiatori ed i turisti, e poi riconvertita? Non certo i servizi tecnici, anche se è il settore che detiene materialmente le chiavi e le azione sulla base di precise istruzioni; è non è neppure l’avvocato Cinzia Sgura, che della sala ha le chiavi virtuali, ma non dispone di potere discrezionale. Le disposizioni per chiedere o non chiedere la prescritta tariffa non dipendono da lei.

Chi non paga? Le manifestazioni di rilevante interesse culturale pubblico, sembra. Chi decide poi quando tali caratteristiche sussistono o meno non sono certo i servizi tecnici o l’ufficio legale dell’Authority. Ma ai proprietari delle sale congressi private tutto ciò interessa poco. La concorrenza è sleale sia pur priva di profitto. E dire che le tariffe previste sono in linea con quelle degli alberghi, e che senza questo flusso di abbuoni nessun potrebbe lamentarsi di gioco scorretto. Il caso è stato sottoposto ad alcuni membri del Comitato portuale, con la speranza che l’auditorium dell’ente non faccia più sconti né alla politica, né ad altro.

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