BRINDISI – Agli autisti dei bus che guidano parlando al cellulare siamo ormai abituati: basterebbe appostarsi con una videocamera in una qualsiasi strada per beccarne a volontà. Ma il caso sollevato dalla pagina facebook “Pizzica la notizia”, gestita da Alessandro Carluccio, è curioso perché il diretto interessato, a quanto pare un mesagnese, dopo essere stato criticato da alcuni studenti presenti sul bus, avrebbe risposto: «Io posso farlo, sono uno che conta nella Stp».

E così i ragazzi hanno consumato la loro piccola vendetta, lo hanno fotografato e hanno inviato l’immagine a Carluccio, che immediatamente l’ha pubblicata, scatenando i commenti. Eccone alcuni.

Clarissa Dell’Aquila: «Non ci sono parole».

Claudia Scillia: «”Io sono uno che conta” è una frase che mi fa proprio incazzare. Vergognati».

Antonio Malagnino chiede l’intervento della politica: «L’onorevole Matarrelli dovrebbe chiederne subito il licenziamento». Damiano Pacciolla: «Non sa chi sono io? Ancora c’è gente che dice queste cose?».

Qualcuno spera nel licenziamento, Vincenzo Pierri invece propone una punizione “vecchio stile”: «Un ceffone dietro al collo, e poi vedi». Rachele Pacciolla spera almeno «in una multa salatissima».

Mino Passante: «Spero soltanto che vengano presi al più presto seri provvedimenti nei confronti di colui che invece di dare l'esempio mette a rischio l'incolumità delle persone a bordo. Si deve vergognare, e dopo la sospensione segua il licenziamento».

Nicola Pastore: «Quel signore che parla al telefono mentre porta i nostri figli a scuola è un incosciente irresponsabile».

Chissà se il presidente della Stp prenderà qualche provvedimento.