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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Autorità portuale: oltre un milione per i premi, per i progetti fondi da reperire

Bilancio di previsione 2015 e annesso piano triennale delle opere approvati con un voto contrario e un astenuto, con un bel pacchetto di premialità per segretario generale, dirigenti e personale per un totale della spesa prevista per la contrattazione decentrata di 1,1 milioni di euro

BRINDISI – Bilancio di previsione 2015 e annesso piano triennale delle opere approvati con un voto contrario e un astenuto, con un bel pacchetto di premialità per segretario generale, dirigenti e personale per un totale della spesa prevista per la contrattazione decentrata di 1,1 milioni di euro su un costo complessivo del personale dell’Autorità Portuale di Brindisi di 3,8 milioni. Le premialità 2015 ammontano a 200mila euro per il segretario generale e i dirigenti, a 600mila per i dipendenti, mentre le somme accessorie sono di 300mila euro.

Il progetto dei nuovi accosti di S,Apollinare-2Ma sperare di trovare notizie e indicazioni nel comunicato stampa dell’authority, a conclusione della seduta del comitato portuale che ha varato il documento economico di previsione e il collegato Piano triennale delle opere, è chiedere la luna. Certamente hanno scritto molto di più l’opposizione di centrodestra e il sindaco Mimmo Consales nei comunicati del pomeriggio e della serata che li vedono in conflitto polemico proprio sull’esito di questa seduta dell’organo di governo del porto.

Il Comitato portuale si è anche occupato di concessioni demaniali (prorogata di altri nove mesi quella ai rimorchiatori dell’impresa Barretta, quando scadrà l’appalto del servizio e bisognerà procedere a nuova gara), e di rilascio e revoche di autorizzazioni di impresa portuale. Autorizzazione rinnovata per un anno alla Nubile Srl, per la movimentazione di balle di Cdr; autorizzazione rinnovata anche alla D’Oriano per lo stesso periodo.(Progetto nuovi accosti di S.Apollinare)

E i progetti. C’è un allargamento del molo gasiere Eni in maniera tale che si possa ormeggiare su entrambi i versanti, per spostare sulla stessa infrastruttura anche le navi che portano il Gpl al deposito di Costiero Adriatico, utilizzando Costa Morena Ovest. Questo traffico dovrebbe essere concentrato perciò nel porto esterno se l’opera (che prevede anche una colmata) sarà realizzata. Ma è previsto che anche un altro settore del porto venga interrato dal molo Eni sino a Costa Morena Est, con l’utilizzo dei fanghi di dragaggio del porto medio. Un vecchio progetto che ritorna.

Nuovo molo di attracco gasiere-2E a proposito sempre di vecchi progetti, viene ripescato il molo di sottoflutto mediante scogliera soffolta che chiuderà tutti i varchi tra le Isole Pedagne, che dovrebbe proteggere dalle mareggiate le infrastrutture interne (sarebbe servito egregiamente a proteggere il molo gasiere del rigassificatore British gas).

C’è il famoso nuovo molo per le Nazioni Unite, che dovrebbe essere realizzato davanti alla banchina dell’ex idroscalo, costruendo due pennelli perpendicolari alla stessa e poi congiunti da un molo parallelo sempre all’idroscalo. Si parla di un utilizzo di questa nuova struttura da parte della portaelicotteri Garibaldi, che come si sa fa parte ormai della flotta messa sotto il comando di Maribase Brindisi assieme alle navi da assalto anfibio San Giorgio, San Marco e San Giusto. (Progetto ampliamento molo gasiere Eni)

Sarà un’opera militare o civile? La risposta è chiara. Dual use, navi commerciali ospiti della Marina. Non a caso lo studio di fattibilità è stato sottoposto allo Stato maggiore della Difesa. Non essendo opera prevista dal Piano regolatore portuale vigente e non risultando che sia stata chiesta una variante allo stesso, l’Autorità portuale spera di realizzarla in questo modo: “Risulta necessario un vaglio di tipo pianificatori e ambientale salvo approfondimenti in termini di esonero dagli stessi per la particolare tipologia dell’opera destinata alla difesa nazionale avendone verificata, in prima battuta, la sua appartenenza a tale classificazione ai sensi di quanto disposto dal decreto legislativo 15 marzo 2010 numero 66”. Costo 30 milioni di euro da chiedere al Cipe.

In grigio, la nuova colmata tra il molo Eni e Costa Morena Est-2Al momento, anche se sembra sia stata già affidata la sua progettazione, potrebbe essere un’opera destinata a restare sulla carta come il famoso terminal crociere di Punta Riso del past president Giuseppe Giurgola. Per i nuovi accosti di Sant’Apollinare, riproposti con l’assetto del famoso adeguamento tecnico funzionale che incagliò il progetto presso la competente commissione del Consiglio superiore dei lavori pubblici, causando la perdita di 50 milioni di euro stanziati e poi revocati dal Cipe, questa volta l’Autorità portuale parla di disponibilità di progetto “redatto a livello definitivo come da ultimo approvato dal Consiglio superiore dei Lavori Pubblici con voto numero 49 del 19 giugno 2013”. Quest’opera che al porto di Brindisi serve come il pane costerebbe 35 milioni di euro, e l’Autorità Portuale per essa al momento dispone di 5 milioni, e la candida perciò al Pon Reti e Mobilità 2014-2020, come del resto la nuova colmata di cui sopra. (La nuova colmata nel porto esterno)

Litigano centrodestra e sindaco. Il sasso è arrivato dai gruppi consiliari. “Il Comitato portuale di Brindisi ha approvato il bilancio di previsione 2015, il piano triennale delle opere pubbliche e la relazione del presidente Haralambides. Il sindaco Consales ha espresso voto favorevole a tutto questo motivandolo anche con una dichiarazione di suo sostegno alla gestione del presidente Haralambides”, scrivono i capigruppo dell’opposizione (da non dimenticare che il presidente greco fu scelto e nominato dal centrodestra).

I moli che chiuderanno i varchi tra le Pedagne-2“È evidente che così Consales smentisce se stesso: sui giornali parla male di Haralambides e poi, nei momenti cruciali, ne approva i programmi e la gestione. Sta di fatto che quanto accaduto nei giorni scorsi è indicativo di un effettivo stato di tensione esistente attorno all'Autorità portuale che non giustifica alcun gesto di violenza dal quale si intende prendere le distanze esprimendo la vicinanza al presidente Haralambides e l'amarezza per quanto accaduto. Se questo serve a riportare un clima di serenità attorno al porto, ben venga la incoerenza del sindaco di Brindisi. A giorni i gruppi consiliari di centrodestra illustreranno le loro proposte in un incontro con la stampa”.

Consales non ha tardato a replicare: “"L'estensore della nota dei partiti di centro destra sugli esiti della riunione odierna del Comitato Portuale dimostra una grossolana ignoranza, in quanto non conosce nulla dei meccanismi che regolano la vita di un porto. Secondo D’Attis e compagni io avrei fatto una dichiarazione a sostegno della gestione di Haralambides. Tutto ciò è falso, così come gran parte delle accuse che questo centro destra rivolge a chi governa la città”, smentisce il sindaco. (I moli che chiuderanno i varchi tra le Pedagne)

“Io non ho detto una sola parola in favore di un presidente che, come tutti sanno, considero una iattura per il porto di Brindisi. Il voto favorevole al bilancio è un atto formale, visto che il Comitato Portuale non può condizionarne il alcun modo l'esito. E non a caso hanno votato a favore anche tutti gli altri componenti che con il sottoscritto combattono una battaglia contro l'attuale gestione dell'Ente. Io e il presidente di Confindustria Marinò abbiamo, in ogni caso, condizionato il nostro voto alla relazione dei revisori dei conti che, in quanto positiva, ci mette al riparo da errori contabili”, dice Consales rivendicando la propria coerenza.

Dubbio conclusivo: riuscirà il porto di Brindisi ad accedere ai fondi necessari per realizzare le opere inserite nel Piano triennale. Iraklis Haralambidis in teoria non dovrebbe giungere a saperlo perché il suo mandato cesserà tra pochi mesi. A meno che il governo Renzi e il ministero dei Trasporti non vogliano nominare anche un commissario greco in attesa che la riforma della portualità compia il suo corso.

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