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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Banda della Croma, condanne confermate in appello per i brindisini

BRINDISI - Condanna confermata in appello per i due della “banda della Croma”, i brindisini originari del quartiere Sant’Elia Salvatore Pizzolante e Rocco Liuzzi, 20 anni. Il pronunciamento della corte d’appello di Lecce ribadisce il primo verdetto del tribunale di Brindisi, che comminò ai due una pena di quattro anni, otto mesi e dieci giorni cadauno.

BRINDISI - Condanna confermata in appello per i due della “banda della Croma”, i brindisini originari del quartiere Sant’Elia Salvatore Pizzolante e Rocco Liuzzi, 20 anni. Il pronunciamento della corte d’appello di Lecce ribadisce il primo verdetto del tribunale di Brindisi, che comminò ai due una pena di quattro anni, otto mesi e dieci giorni cadauno. Ben dodici le rapine messe a segno in poco meno di due mesi, fra dicembre 2008 e gennaio 2009, ad altrettanti distributori di carburante disseminati fra le province di Brindisi e Lecce. Il terzo uomo, 16enne all’epoca dei fatti, attende ancora di essere giudicato dal tribunale dei minorenni di Lecce.

Giovanissimi, spregiudicati, e con piglio da rapinatori di razza. Questo il ritratto che fu tratteggiato dal pubblico ministero Silvia Nastasia il sette ottobre scorso, nella requisitoria finale prima della sentenza. Loro, ascoltarono a capo chino, dopo aver confessato quasi tutto quello che avevano da confessare al giudice per le indagini preliminari, nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Tutto tranne un dettaglio, il nome del terzo “uomo”, si fa per dire. In realtà si trattava di un adolescente, sedici anni appena, reclutato nella cricca e già finito nelle mani della polizia. Finirono in manette il 29 gennaio dello scorso anno, ma non si può dire che non avessero dato un gran daffare agli agenti, che gli avevano dato la caccia per due interminabili mesi.

Ci avevano preso gusto. Rubavano le Fiat Croma, cifra stilistica dei banditi in erba, si coprivano la faccia con i passamontagna, e puntavano taglierini o armi giocattolo contro i malcapitati benzinai di turno, come i rapinatori veri. Messo a segno il primo colpo, gli altri erano venuti da sé, una rapina tira l’altra. Fino al capolavoro del 28 dicembre 2008: tre rapine messe a segno in poche ore, all’indirizzo dei distributori Tamoil di Torchiarolo (Brindisi), l’Api di San Pietro Vernotico (sempre Brindisi) e l’Agip sulla statale per Lecce, alle porte della città. L’auto, come sempre una Fiat Croma, la diedero in pasto alle fiamme per non lasciare traccia. I carabinieri l’avrebbero trovata qualche ora dopo abbandonata alla periferia di Tuturano. Una lunga sera di paura, con un bottino da 3.500 euro in tasca, buoni per festeggiare il Capodanno che sarebbe arrivato da lì a poco.

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