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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Beni confiscati alla mala, protocollo d’intesa per la gestione degli immobili

All’associazione Libera il compito di supportare i Comuni del Brindisino. La bozza presentata al prefetto Verzè. L’Amministrazione di Mesagne impegnata nella creazione di un nucleo operativo nell’ambito dell’Osservatorio sulla legalità

MESAGNE – Sul tavolo del prefetto di Brindisi c’è una bozza del protocollo d’intesa per la gestione degli immobili confiscati alla mala, presentato dai comuni della provincia, con in testa Mesagne che di recente sta lavorando per la creazione di un nucleo operativo nell’ambito dell’Osservatorio per la legalità.

Nella mattinata di venerdì 26 febbraio, una delegazione del Comune di Mesagne composta dal sindaco Pompeo Molfetta, dal Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Semeraro, dalla responsabile del servizio Percorsi di Legalità Concetta Franco e dal segretario Generale dell’Ente Giorgia Vadacca ha partecipato ad un incontro presso la Prefettura di Brindisi. Assieme a Mesagne erano presenti i sindaci di diversi Comuni della Provincia. Tema dell’incontro: l’utilizzo dei beni confiscati alla mafia sul territorio ed alcune criticità emerse in fase di attuazione dei recenti percorsi.Masseria Canali-2

L’incontro è stato occasione per presentare al nuovo Prefetto Verzè la storica attenzione della città sui temi ed i percorsi di legalità. È stato evidenziato il buon lavoro svolto negli anni passati a Mesagne sui beni confiscati e la volontà di impegnarsi ad individuare nuove iniziative per gestione di quelli acquisiti di recente. A questo proposito sono stati presentati gli esiti di un incontro avuto dall’Amministrazione Comunale in questi giorni assieme ad alcuni Sindaci del territorio al termine del quale si è convenuto di redigere un protocollo di intesa finalizzato alla gestione comune dei beni confiscati e alla organizzazione di iniziative condivise sulla cultura della legalità. Tra quelli già confiscati, c'è masseria Canali, a Torre Santa Susanna, della famiglia Bruno.

Il documento ha trovato favore anche dai vertici dell’associazione Libera, realtà alla quale il Protocollo d’intesa fra i comuni affida una collaborazione importante nella «assistenza, supporto giuridico, formazione e sostegno delle attività» proseguendo la virtuosa collaborazione con Libera Terra.

Non da ultimo in questi giorni l’Amministrazione comunale è impegnata nelle procedure previste dal Regolamento per il ripristino dell’Osservatorio della legalità, in particolare nella nomina dei componenti di varie Associazioni, Enti e Forze dell’Ordine. È intenzione dell’Amministrazione di proporre la creazione all’interno dell’Osservatorio di un nucleo operativo che possa coordinare le varie iniziative in maniera più snella ed efficace per essere tempestivamente vicini a tutte le voci della città che promuovono la legalità in ogni suo aspetto.

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