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Cronaca

Bloccate 6 tonnellate di rame rubato

BRINDISI – Sequestro record di cavi in rame, quello effettuato la scorsa notte dagli equipaggi della Sezione volanti di Brindisi in contrada Palmarini, dopo l’inseguimento e la cattura di due autocarri che trasportavano il frutto di una razzia in un campo fotovoltaico della zona. Si tratta di un carico di sei tonnellate. La polizia in mattinata stava rintracciando il luogo del furto, ma altre indagini partono dai due mezzi sequestrati assieme ai cavi, che non sono rubati e quindi rappresentano una pista precisa.

BRINDISI – Sequestro record di cavi in rame, quello effettuato la scorsa notte dagli equipaggi della Sezione volanti di Brindisi in contrada Palmarini, dopo l’inseguimento e la cattura di due autocarri che trasportavano il frutto di una razzia in un campo fotovoltaico della zona. Si tratta di un carico di sei tonnellate. La polizia in mattinata stava rintracciando il luogo del furto, ma altre indagini partono dai due mezzi sequestrati assieme ai cavi, che non sono rubati e quindi rappresentano una pista precisa.

Il personale della Sezione volanti al comando del vicequestore Alberto D’Alessandro è riuscito a bloccare anche uno dei due autisti alla guida dei mezzi, denunciandolo a piede libero per ricettazione. Si tratta di una persona già nota alle forze dell’ordine, il 41enne Antonio Caforio. Un’altra persona è riuscita a fuggire a piedi ed in corso di identificazione.

L’intervento è scattato quando una volante ha intercettato nel corso di una perlustrazione nelle contrade a ridosso dell’area urbana due camion che viaggiavano a luci spente. All’intimazione di alta gli autocarri hanno invece accelerato, e a quel punto è scattato l’inseguimento cui si sono aggregate altre due volanti chiamate in ausilio dalla sala operativa della questura brindisina.

Per tagliare fuori la polizia, gli autisti degli autocarri hanno deviato all’interno di un oliveto. Secondo i loro calcoli, la terra bagnata dalla pioggia avrebbe ostacolato le Alfa Romeo inseguitrici. Ma i conducenti delle volanti sono entrati in velocità nell’oliveto, riuscendo così a fare “galleggiare” le auto. Poi la caccia ha avuto una seconda fase, in cui l’inseguimento si è svolto a piedi, ed è così che uno degli agenti ha bloccato Caforio.

Manca all’appello il gruppo di ladro di rame che ha strappato via i cablaggi dal campo fotovoltaico, e resta da stabilire se gli autisti fossero organici alla banda, o se invece stessero solo trasferendo il carico verso il ricevente. Lo diranno le indagini. Resta sugli impianti fotovoltaici del Salento l'ombra pesante delle razzie, che causano danni per decine di migliaia di euro solo in materiali, e molto di più per le mancate produzioni.

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