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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Bond falso ma non contraffatto: assolto Flore

OSTUNI - Il bond da 500 milioni di dollari non esiste, garantisce la Federal Reservi. Quindi se qualcuno tenta di riprodurlo e magari prova anche a piazzarlo, non è da ritenersi colpevole del reato di contraffazione. Lo ha sostenuto il legale dell’imprenditore ostunese, Antonio Flore, assolto.

OSTUNI - Il bond da 500 milioni di dollari non esiste, garantisce la Federal Reservi. Quindi se qualcuno tenta di riprodurlo e magari prova anche a piazzarlo, non è da ritenersi colpevole del reato di contraffazione. Lo ha sostenuto il legale dell’imprenditore ostunese, Antonio Flore, l’avvocato Ladislao Massari che, citando una sentenza analoga, anzi identica, della Corte di Cassazione, l’ha spuntata. Il gup del Tribunale di Brindisi, Valerio Fracassi, ha assolto Flore dai reati che gli erano stati attribuiti. Il pm Raffaele Casto, aveva invece invocato una condanna a 4 anni di reclusione.

L’inchiesta sul bond da 500 milioni di dollari nascosto in cassaforte era partita da molto lontano. La procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria indagava su un grosso traffico di droga che coinvolgeva la ‘Ndrangheta e la Sacra corona unita, in particolare una presunta frangia ostunese che commercializzava sostanza proveniente dalla Calabria, lì dove le ‘ndrine sono gli interlocutori privilegiati dei narcotrafficanti sudamericani.

Nelle intercettazioni si parlava di un titolo da giocarsi come “garanzia” per una partita di droga. Fu trovato in casa di Flore, ed era falso. Doveva esserlo per forza, visto e considerato che un bond da 500 milioni di dollari, in originale, non esiste affatto. Lo ha sostenuto l’avvocato Massari le cui osservazioni sono state evidentemente condivise nel corso del giudizio con rito abbreviato che si è celebrato ieri a Brindisi.

E’ infatti a Brindisi che l’inchiesta, solo sulla questione “bond” erano state trasferite. C’erano altre persone coinvolte. Per il brindisino Leonardo Brescia di 43 anni, Alessandro Molinari avvocato genovese di 48 anni, Cosimo Ribezzi, 54 anni, di Mesagne, poliziotto, G. S., Mario Spagnolo, 51 anni, San Vito dei Normanni, promotore finanziario come Brescia, e Cataldo Tanzarella Tanzarella di Ostuni, 65 anni, operatore turistico, il gip Maurizio Saso aveva già firmato un decreto di archiviazione, su richiesta del pm Marco D’Agostino. Per Flore vi fu richiesta di rinvio a giudizio, poi la scelta di puntare sul rito alternativo in cui si viene giudicati allo stato degli atti. Allo stato degli atti non ci sono elementi per chiudere il caso con una condanna: neppure falsificare una banconota da 7 euro, che non esiste, sarebbe considerato un reato.

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