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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Bonifiche, da Clini senza la Regione

ROMA – Tre aperture importanti da parte del ministero dell'Ambiente sul caso del Sito di interesse nazionale (Sin) di Brindisi e l'annosa questione delle bonifiche che da troppo tempo rappresentano un freno allo sviluppo economico del territorio, costituiscono il bilancio della riunione odierna a Roma tra lo stesso Corrado Clini e una delegazione istituzionale brindisina. Secondo un comunicato dell’Asi, il ministro si sarebbe mostrato disponibile su tre fronti. L'impressione è però che si sia ancora ben lontani da una soluzione tipo Marghera, dove la Regione Veneto assume un onere finanziario rilevante, mentre qui la Regione Puglia non è stata coinvolta.

ROMA – Tre aperture importanti da parte del ministero dell'Ambiente sul caso del Sito di interesse nazionale (Sin) di Brindisi e l'annosa questione delle bonifiche che da troppo tempo rappresentano un freno allo sviluppo economico del territorio, costituiscono il bilancio della riunione odierna a Roma tra lo stesso Corrado Clini e una delegazione istituzionale brindisina. Secondo un comunicato dell’Asi, il ministro si sarebbe mostrato disponibile su tre fronti. L'impressione è però che si sia ancora ben lontani da una soluzione tipo Marghera, dove la Regione Veneto assume un onere finanziario rilevante, mentre qui la Regione Puglia non è stata coinvolta.

Uno è quello della ridefinizione dell’Accordo di Programma per le bonifiche nella zona industriale (per renderlo più aderente alla  realtà  delle situazioni); l’altro, il problema della falda da affrontare rinunciando alla soluzione della barriera fisica in favore della barriera idraulica; infine la convocazione a breve di una conferenza di servizi per chiudere le procedure aperte. In quest'ottica anche i terreni meno inquinati potrebbero, con una procedura più veloce, essere liberati per essere messi a disposizione di nuovi investimenti, fa sapere il Consorzio Asi

All’incontro con il ministro Clini, che era accompagnato dall’ingegner Sebastiano Serra e la dottoressa Patrizia Gasparini, hanno preso parte per l’Asi il presidente Marcello Rollo e il direttore generale Giuseppe De Pace; per la Provincia di Brindisi il presidente Massimo Ferrarese, e il dirigente del Servizio Ecologia e Ambiente, Pasquale Epifani; per il Comune di Brindisi il commissario straordinario Bruno Pezzuto; infine, i senatori Salvatore Tomaselli e Michele Saccomanno.

Il Consorzio Asi ha fatto il punto della situazione. Il presidente Rollo ha evidenziato che, così come riportato nel documento condiviso dagli Enti locali del territorio, le analisi effettuate sui terreni hanno evidenziato una bassissima percentuale di campioni non conformi tanto da considerarli, a detta degli specialisti in materia, terreni non contaminati. E’ stato, poi, sottolineato che, in relazione alla contaminazione riscontrata nella falda soggiacente i terreni, manca un’evidente correlazione tra la qualità del terreno e quella delle acque sotterranee freatiche.

Il presidente della Provincia Massimo Ferrarese ha invitato il ministro Clini ad avere una certa premura nella soluzione del caso Brindisi, anche in considerazione del fatto che i suoli in questione sono dichiarati di pubblica utilità. Ferrarese ha aggiunto che per poter iniziare l’azione di attrazione di investimenti si deve avere la certezza di liberare da questi vincoli le aree retroportuali per i possibili insediamenti.

Appello che è stato condiviso dal commissario straordinario Pezzuto, in quale ha rappresentato anche la necessità di definire con sollecitudine le iniziative progettuali in corso e, reperendo i finanziamenti disponibili, di realizzare le prime opere di bonifica relative alle aree maggiormente inquinate, indicate in precedenti riunioni del Comitato di Indirizzo e Controllo dell’Accordo di Programma.

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