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Cronaca

Borse e zaini di lusso tarocchi: maxi sequestro nel porto di Brindisi

Quasi 100 colli contenenti 3.920 zaini da donnna con marchio “Gucci” e 188 colli con 6.580 borse con marchio “Louis vuitton” trovati a bordo di un'autoarticolato proveniente dalla Grecia. Un cittadino bulgaro di 40 anni segnalato alla Procura

BRINDISI – Recavano i marchi Guci e Louis Vuitton, ma erano tarocchi. Un ingente sequestro di prodotti di lusso contraffatti è stato eseguito nei giorni scorsi presso il porto di Brindisi, dai militari del Gruppo della guardia di finanza di Brindisi, in sinergia con i funzionari dell'Agenzia delle Dogane.

La merce si trovava a bordo di un autoarticolato con targa bulgara proveniente dalla Grecia. Il mezzo, come risultato dal documento di trasporto, proveniva dall’Ungheria ed era diretto in Spagna. Viaggiava con numerosi colli contenenti accessori per abbigliamento.  Complessivamente le forze dell’ordine hanno sottoposto a sequestro 98 colli contenenti 3.920 zaini da donna con marchio “Gucci” e 188 colli con 6.580 borse con marchio “Louis vuitton” contraffatti.

Il video del sequestro

Al termine delle attività di controllo, il conducente del mezzo, cittadino bulgaro di 40 anni, è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Brindisi per aver introdotto nello stato prodotti con segni falsi. (art.  474 C.P.).

Dai preliminari accertamenti esperiti dai doganieri e dalle fiamme gialle, effettuati con l’ausilio delle banche dati in uso, è emerso che la ditta spagnola, indicata come destinataria delle merci, è risultata completamente inesistente. In tal senso gli investigatori non escludono che il carico fosse, in realtà, destinato all’immissione in commercio “in nero” sul territorio nazionale; al riguardo gli accertamenti proseguiranno al fine di individuare la reale destinazione della merce. 

L’attività di servizio conclusa si incardina in un più ampio dispositivo operativo attuato in ambito portuale finalizzato al controllo delle persone e delle merci in entrata nello Stato italiano.  Il commercio di prodotti non genuini danneggia il mercato, sottrae opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole, ed infine, tali pratiche inducono in errore il consumatore sulla originalità del prodotto stesso. 

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