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Cronaca Ostuni

Botte al commerciante che non voleva pagargli il pizzo: arrestato

OSTUNI - Si sarebbe offerto come “protettore”, chiedendo in cambio alcune decine di euro al giorno, consumazioni comprese. Questa mattina, l’ennesima richiesta di denaro. E di fronte alla fermezza manifestata da un commerciante del posto (titolare insieme al fratello di un bar a due passi dalla centralissima Piazza della Libertà), sarebbe andato su tutte le furie. Per Onofrio Fortunato (46 anni, pregiudicato locale, personaggio di spicco nell’ambito della malavita locale) sono così scattate le manette.

OSTUNI - Si sarebbe offerto come “protettore”, chiedendo in cambio alcune decine di euro al giorno, consumazioni comprese. Questa mattina, l’ennesima richiesta di denaro. E di fronte alla fermezza manifestata da un commerciante del posto (titolare insieme al fratello di un bar a due passi dalla centralissima Piazza della Libertà), sarebbe andato su tutte le furie. Per Onofrio Fortunato (46 anni, pregiudicato locale, personaggio di spicco nell’ambito della malavita locale) sono così scattate le manette.

E’ accusato di tentata estorsione nei confronti dei fratelli Giuseppe e Luca Nigro, rispettivamente di 55 e 53 anni, contitolari della caffetteria “Bar Royal”, sita in Corso Mazzini. Non solo. Fortunato sarà chiamato a rispondere dinanzi alla legge anche del reato di lesioni aggravate ai danni di uno dei due commercianti (Luca Nigro, per la precisione).

I due fratelli, decisi a non cedere alle sue pressioni, anche stamane gli avrebbero ribadito il concetto, rifiutando senza indugi di versargli la somma richiesta.  Nel momento in cui Fortunato ha compreso che neppure oggi sarebbe riuscito a ottenere quattrini, avrebbe reagito con violenza, creando scompiglio all’interno del bar e aggredendo fisicamente l’esercente.

Minuti di follia. Il pregiudicato ha iniziato a inveire contro il barista, lanciandogli addosso di tutto: piattini, tazzine, zuccheriere, compreso il bicchierino di liquore che su richiesta gli era stato comunque servito. Non contento avrebbe oltrepassato il bancone, infierendo con calci e pugni contro il barista. Ne sarebbe scaturita una violenta colluttazione, a seguito della quale il commerciante avrebbe riportato anche una ferita lacero-contusa alla testa, con evidente ed abbondante perdita di sangue.

Alla cure dei sanitari, prima di finire in cella, ha dovuto ricorrere anche Fortunato, che accecato dalla foga di darle le ha anche prese. Non a caso, poco dopo, in suo soccorso, è sopraggiunto anche un suo coetaneo, compare di fiducia (L.C.), che vedendolo in difficoltà lo avrebbe trascinato con la forza oltre l’uscio del bar. L’arrivo sul posto delle volanti del Commissariato di polizia della Città bianca, poco dopo la baruffa, ha consentito di ricostruire il fattaccio e di risalire ai tentativi di estorsione messi in atto dal pregiudicato ostunese ai danni dei gestori del bar.

Al termine degli accertamenti di rito, Fortunato è stato associato presso la casa circondariale di Brindisi, a disposizione del sostituto procuratore di turno, Adele Ferraro. Il suo presunto guardaspalle, è stato invece denunciato e piede libero per favoreggiamento. Quanto allo sfortunato commerciante, a causa dell’aggressione ha riportato ferite guaribili comunque in pochi giorni.

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