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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Botti" di Capodanno stipati in un garage: altro sequestro della Mobile

In manette il 31enne Cosimo Damiano Laporta. Il materiale è stato rinvenuto nel box auto di una abitazione a Tuturano

BRINDISI – Petardi e fuochi d’artificio stipati in un garage. Dopo quello al rione Perrino, i poliziotti della sezione Antidroga dalla squadra mobile di Brindisi al comando del vicequestore Antonio Sfameni hanno effettuato un altro sequestro di botti di Capodanno, al rione Perrino.
Questi sono stati rinvenuti nel box auto di un’abitazione situata presso la frazione di Tuturano. Il detentore del materiale, il 31enne Cosimo Damiano Laporta, è stato condotto in carcere. Gli artificieri dell’ufficio di Frontiera di Brindisi, intervenuti in ausilio dei colleghi della Mobile, hanno riscontrato la pericolosità del materiale rinvenuto. 

Com’è noto, ogni anno, per le festività natalizie e di inizio anno, l’accensione, il lancio e lo sparo di artifizi pirotecnici, fuochi, petardi, bombette e “botti” d’ogni genere, causa non pochi fastidi, pericoli per l’incolumità e, soprattutto, ferimenti più o meno gravi e, in alcuni casi, anche la morte di individui.

È chiaro che un uso incontrollato, e senza l’adozione di minime cautele e condizioni di sicurezza, di fuochi d’artificio, mortaretti e petardi può provocare danni, diretti o indiretti, a cose, a persone, all’ambiente e agli animali. 

Con apposite circolari il Ministro dell’Interno ha disciplinato il corretto ed omogeneo utilizzo di articoli pirotecnici, impiegabili negli spettacoli autorizzati secondo le previsioni del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, con ciò implicitamente ribadendo che l’impiego di detti artifizi, fuori da tali casi e per ragioni ludiche o di svago, non può che essere attuato dai privati in condizioni di particolare sicurezza e in assenza di minime ed oculate misure idonee a salvaguardare la pubblica incolumità.

Poi, trasportare, stoccare e impiegare artifizi pirotecnici e botti di Natale senza le prescritte licenze o comunque fuori dai casi previsti dalla leggi vigenti, può comportare seri pericoli per la collettività tutta e, per tali ragioni, le forze dell’ordine, e in particolare la Polizia di Stato, secondo precise direttive del Capo della Polizia, sono chiamate ad operare stringenti controlli proprio per scongiurare eventi che spesso provocano danni irreparabili a cose e persone.

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