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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Braico, la provincia deve 4 milioni alla Asl

BRINDISI - L’istituto alberghiero di Brindisi si trova all’interno del parco Cesare Braico in un complesso di proprietà della Asl per l’utilizzo del quale, dal 1999 ad oggi non è stato mai versato un solo centesimo di canone. E’ per questa ragione che al termine di un giudizio innanzi a Tribunale di Lecce, durato circa 12 anni, la Provincia di Brindisi (da cui dipendono tutte le scuole superiori), in solido con il ministero della Pubblica istruzione è oggi debitrice nei confronti della Asl di Brindisi di una somma pari a 4 milioni e 150mila euro.

BRINDISI - L’istituto alberghiero di Brindisi si trova all’interno del parco Cesare Braico in un complesso di proprietà della Asl per l’utilizzo del quale, dal 1999 ad oggi non è stato mai versato un solo centesimo di canone. E’ per questa ragione che al termine di un giudizio innanzi a Tribunale di Lecce, durato circa 12 anni, la Provincia di Brindisi (da cui dipendono tutte le scuole superiori), in solido con il ministero della Pubblica istruzione è oggi debitrice nei confronti della Asl di Brindisi di una somma pari a 4 milioni e 150mila euro.

Il debito è così ripartito: 900mila euro per l’omessa manutenzione, 3.250 euro per l’occupazione senza titolo dal marzo 1999 fino al giugno 2012. Inoltre sono previsti 200mila euro per ogni anno successivo di occupazione. La sentenza di primo grado, emessa alla fine dello scorso anno, è stata impugnata: la prima udienza dell’appello è fissata per il gennaio 2013.

Nel frattempo l’Azienda sanitaria locale avrebbe potuto procedere con un atto di precetto, così come avrebbe potuto chiedere che venisse eseguita la decisione dei giudici nella parte in cui impone all’istituto alberghiero di lasciare l’immobile un mese dopo la chiusura dell’anno scolastico. Non lo ha fatto, per una sorta di “correttezza istituzionale”. Si sta cercando un accordo, per procedere con una transazione.

Il punto di partenza è però un debito che supera i 4 milioni di euro e che la Provincia, a corto di fondi come tutti gli enti locali anche solo per provvedere alle necessità primarie delle scuole, non saprebbe forse dove trovare. Sono soldi che servono a riparare errori compiuti nel passato. La cronistoria della vicenda trae infatti origine nel lontano 1992 quando sono stati trasferiti alle Asl tutti i beni mobili e immobili che facevano parte del patrimonio del Comuni con vincolo di destinazione alle vecchie Usl.

Il Comune di Brindisi aveva già concesso in comodato d’uso gratuito all’Amministrazione provinciale di Brindisi lo stabile in cui ha sede l’Alberghiero che si trova all’intero del parco Cesare Braico. Gli accordi prevedevano che si potesse fruire gratuitamente dell’edificio, adibito a scuola, fino al 1994. La convenzione si è rinnovata annualmente fino al 24 marzo 1999, quando è arrivata in via Appia la disdetta firmata dall’allora dirigente dell’azienda ospedaliera “Di Summa”.

Da allora in poi l’istituto alberghiero, nel frattempo divenuto un’eccellenza dell’istruzione brindisina, ha continuato ad avere sede lì, nonostante lo sfratto o comunque la richiesta di rivedere i termini dell’accordo. Il 10 aprile del 2000 è iniziata la causa, dinnanzi al Tribunale di Lecce, perché sono stati citati in giudizio dagli avvocati Stefano e Guglielmo Cavallo, per conto della Asl di Brindisi, oltre alla Provincia anche il ministero della Pubblica istruzione e quindi il giudizio si è celebrato nella sede distrettuale competente in cui c’è l’Avvocatura dello Stato.

La battaglia legale è andata avanti per 12 anni, finché i giudici si sono espressi in favore dell’Azienda sanitaria. Condannata la Provincia e anche il ministero a restituire i canoni annuali mai versati e anche il dovuto per le opere di manutenzione non eseguite. Nella sentenza c’è anche lo sfratto per l’Alberghiero che, in teoria, avrebbe dovuto lasciare i locali la scorsa estate. Al momento è stato notificato agli enti “debitori” solo un atto di ricognizione con il quale si riepilogano gli importi dovuti.

La Provincia di Brindisi aveva fatto sapere, attraverso il presidente Massimo Ferrarese, di essere intenzionata all’acquisto dell’immobile della Asl, ipotesi che sembra però di difficile realizzazione, considerate anche le recenti lamentele sulla scarsissima disponibilità di fondi da destinare all’istruzione. Restano più di 4 milioni di euro in sospeso. Spettano alla Asl, li deve versare la Provincia. Se l’accordo non sarà trovato alla fine del prossimo anno i ragazzi dell’Alberghiero dovranno fare i bagagli, a loro dovrà essere destinata un’altra sede.

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