Abusi sessuali su minori, indagato parroco dopo denuncia di un pediatra
I carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Brindisi hanno avviato un’inchiesta, su delega del pubblico ministero Giuseppe De Nozza, per abusi sessuali su minori a carico di don Francesco Caramia, parroco della chiesa San Giustino de Jacobis, al quartiere Bozzano a Brindisi
BRINDISI – I carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Brindisi hanno avviato un’inchiesta, su delega del pubblico ministero Giuseppe De Nozza, per abusi sessuali su minori a carico di don Francesco Caramia, parroco della chiesa San Giustino de Jacobis, al quartiere Bozzano a Brindisi. Venerdì scorso sono stati prelevati computer e altro materiale a disposizione del prete ed eseguite perquisizioni nella sacrestia della parrocchia e nella sua abitazione.
Tutto il materiale sequestrato tranne un computer è stato restituito al sacerdote poche ore dopo la perquisizione. Secondo quanto si apprende le indagini sarebbero partite in seguito alla denuncia di un pediatra, i fatti su cui si sta cercando di fare chiarezza si sarebbero verificati cinque anni fa. Il sacerdote si è dimesso dall’incarico rivestito, ufficialmente per motivi di salute, questo è quanto ha annunciato un altro prete in chiesa.
Da quanto spiega il legale del sacerdote, l'avvocato Giancarlo Camassa, don Francesco Caramia si ritiene completamente estraneo ai fatti di cui è accusato. Ha dimostrato piena collaborazione mettendosi a disposizione degli investigatori. Dalla perquisizione eseguita presso la sua abitazione e negli uffici della parrocchia non sarebbe emerso, al momento, materiale compromettente per questo gran parte di quanto prelevato è stato restituito dopo poche ore.
In tarda serata è giunta una nota della diocesi con le dichiarazioni di monsignor Domenico Caliandro: "L’Arcivescovo di Brindisi ha appreso con dolore la notizia che un sacerdote della città è indagato per reati molto gravi. L’interessato respinge con fermezza l’accusa e ritiene di potersi adeguatamente difendere. Per farlo con maggiore libertà e anche per ragioni di salute, ha subito lasciato la parrocchia in cui svolgeva il suo ministero", si legge nel comunicato
"Mons. Caliandro dichiara la sua fiducia nella magistratura e attende l’esito delle indagini. L’Autorità diocesana, se ha certezza dei delitti, intende agire sempre con determinazione, con la massima considerazione per le vittime, seguendo la linea dettata da papa Francesco e dai suoi immediati predecessori. Intanto la Chiesa locale di Brindisi-Ostuni, nella sofferenza di questo periodo, continui umilmente a lavorare e a pregare, sostenendo il ministero di tanti sacerdoti fedeli, che si spendono generosamente ogni giorno secondo la loro vocazione".
Articolo aggiornato alle ore 21.53