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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Scafo a tutta velocità verso Brindisi: 507 chili di marijuana, due arresti

Oltre mezza tonnellata di marijuana del valore complessivo di cinque milioni di euro è stata sequestrata la notte scorsa a largo di Cerano, località balneare del brindisino. Era nascosta su un gommone. Due persone di nazionalità albanese, E.D. e J.S. di 37 e 32 anni, sono state arrestate per traffico internazionale di stupefacenti

BRINDISI – Oltre mezza tonnellata di marijuana del valore complessivo di cinque milioni di euro è stata sequestrata la notte scorsa a largo di Cerano, località balneare del brindisino (Video). Era nascosta su un gommone. Due persone di nazionalità albanese, E.D. e J.S. di 37 e 32 anni, sono state arrestate per traffico internazionale di stupefacenti. La scoperta è stata fatta dai militari del Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza di Bari e dal Gruppo aeronavale di Taranto, nell'ambito di un pattugliamento aereo delle acque rientranti tra il Basso Adriatico e l’Alto Ionio teso proprio a contrastare il traffico di droga. 

Nella tarda serata di ieri i militari hanno intercettato un gommone che si dirigeva ad alta velocità e a luci spente verso le coste italiane, è stato chiaro fin da subito che quel natante stava trasportando qualcosa di illecito. Mentre un pattugliatore d’altura ha monitorato il natante seguendone il percorso sono state allertate le vedette velocissime delle Fiamme Gialle che hanno intercettato il gommone nelle acque territoriali italiane e hanno tentato di fermarlo.

Ne è nato un inseguimento durante il quale gli occupanti del natante hanno lanciato in mare invoucri che poi è stato accertato contenevano marijuana. L'inseguimento si è concluso nelle acque antistanti Cerano. A bordo del gommone i finanzieri hanno trovato altri involucri, pieni di droga, che unitamente a quelli recuperati in mare contenevano complessivamente 507 chili di marijuana.Il gommone, di oltre 6 metri di lunghezza e dotato di un potente motore fuoribordo è stato scortato nel porto di Brindisi e poi sequestrato. Le indagini proseguono sui traffici illeciti nel Canale d'Otranto, al fine di individuare i responsabili del trasporto di droga della scorsa notte, gli eventuali fiancheggiatori presenti in zona, la destinazione dello stupefacente ma soprattutto le organizzazioni criminali che gestiscono le maxi forniture di sostanza. 

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