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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Scu, droga e attentati in provincia: richieste di pena fino a 18 anni per "Puffo&co."

Arriva il conto dell'accusa per i "cugini" nonché "rivali" in chiave Scu del gruppo di presunti esponenti di un altro clan di stanza a San Pietro Vernotico che era stato azzerato. Oggi le richieste di pena, fino a 18 anni di reclusione, del pm della Dda di Lecce

BRINDISI - Arriva il conto dell’accusa per i “cugini” nonché “rivali” in chiave Scu del gruppo di presunti esponenti di un altro clan di stanza a San Pietro Vernotico che era stato azzerato. Oggi le richieste di pena, fino a 18 anni di reclusione,  del pm della Dda di Lecce Alberto Santacatterina nel processo con rito abbreviato che hanno scelto all’incirca in 40 dei 61 imputati. Gli altri hanno invece scelto il rito ordinario o chiesto di patteggiare.

Ecco le pene invocate, incluso lo sconto di un terzo previsto dal rito alternativo: Pierluigi Andriani: 10 anni; Antonio Bonetti: 9 anni; Davide Bonetti: 10 anni; Cristian Rocco Cappilli, 8 anni; Ester Carlà: 6 anni; Roberto Colagiorgio 10 anni e 6 mesi; Simone Contaldo 9 anni e 6 mesi; Andrea Conte 10 anni e 6 mesi; Mario Conte 18 anni; Maria Soria Cuna 6 anni e 4 mesi; Domenico D’Agnano 10 anni; Alfredo Epifani 8 anni; Cosimo Fina 9 anni; Lucia Grassi 7 anni; Filippo Griner 10 anni; Donato Claudio Lanzilotti 8 anni; Giuseppe Maggio 6 anni; Roberto Napoletano 5 anni e 4 mesi; Stefano Nuzzaci 1 anno; Antonio Orofalo 9 anni; Silvestro Orofalo 6 anni; Saverio Palma 3 anni; Massimiliano Perrone 1 anno; Antonio Protopapa 1 anno; Raffaele Renna 16 anni; Antonio Saponaro 10 anni; Ottavio Saponaro 6 anni; Pietro Saponaro 8 anni; Salvatore Sergio 10 anni; Antonia Serra 5 anni; Jonni Serra 18 anni; Alessandro Spedicati 8 anni; Ivan Spedicati 9 anni; Cosimo Talò 10 anni; Cristian Tarantino, 18 anni; Tonio Tauro 8 anni; Maurizio Trenta 10 anni; Debora Valzano 8 anni; Giuseppe Vitale 2 anni. Chiesta l’assoluzione per Alessandro Guido.

 Raffaele RennaSi tratta di un gruppo di persone 45 delle quali furono arrestate nel novembre 2013 dai carabinieri su ordinanza di custodia cautelare tra San Pietro Vernotico, Cellino San Marco e Tuturano. A una ventina di persone è contestato il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso per aver fatto parte della Sacra corona unita. Cristian Tarantini, Luca Ferì, Sebastiano Esposito, Mario Conte, coordinava l'attività di spaccio di stupefacente a cui partecipavano anche altre persone, per conto di Raffaele Renna che dal carcere comunicava con loro attraverso la compagna e la zia, rispettivamente Pamela Fortunato e Maria Carmela Rubini. Poi c'è il possesso di armi da fuoco, fucili e pistole. I danneggiamenti, le estorsioni e un'infinità di episodi di spaccio (aggravati dalla finalità d'aver agevolato l'organizzazione).

Viene anche contestato il traffico di stupefacente che, secondo quanto accertato arrivava da Andria. In sostanza a San Pietro, dopo l'operazione di pulizia fatta con i due blitz "Fire" e "New Fire", s'era creato il vuoto. C'era stata una guerra a distanza, neppure tanto fredda, tra Renna e Annis. Vinse Renna che assunse il controllo. In questo scenario si inseriscono gli attentati alla famiglia Fago, la droga venduta per pagare le scarpe Nike ai detenuti.

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