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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Gommoni dall'Albania imbottiti di droga: 17 arresti, tre a Brindisi

In carcere con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti Vincenzo Vindice, 33 anni; Antonio Massaro, 63, e Saverio Palma, 45, di Ostuni: coinvolti nell’inchiesta della Dda di Bologna che conta 35 indagati. Chat criptata per le comunicazioni

BRINDISI – Gommoni imbottiti di droga dall’Albania alla Puglia, anche sulle coste brindisine, sulle vecchie rotte delle “bionde” che sbarcavano in città negli anni in cui era diventata Marlboro city. Marijuana, hashish e cocaina da smistare in Emilia, Umbria e Toscana. Tre brindisini sono finiti in carcere, assieme a 14 persone, con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti nell’inchiesta della Dda di Bologna che conta 35 indagati.

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Gli arrestati di Brindisi

Gli agenti della Mobile hanno notificato l’ordinanza di arresto in carcere a Vincenzo Vindice, 33 anni; Antonio Massaro, 63, e Saverio Palma, 45, di Ostuni, nei cui confronti i pm della Direzione distrettuale antimafia di Bologna hanno raccolto una serie di elementi, ritenuti gravi indizi di colpevolezza nell’ambito delle indagini avviate nel mese di dicembre 2016, dopo l’arresto in flagranza di reato di un uomo di nazionalità marocchina.

 Il blitz è scattato all'alba di oggi, 23 luglio 2019, sotto la voce Outlet e ha visto impegnati gli agenti della Squadra Mobile di Ferrara. I destinatari di ordinanza di custodia cautelare sono 17 (di cui uno solo ai domiciliari): nove sono italiani, sette sono di nazionalità albanese e uno di nazionalità nigeriana.

Gli indagati finiti in carcere

Massaro Antonio (FILEminimizer)-2In carcere sono finiti:  Romano Vittorio Crapulli, 51 anni, nato a Stigliano (in provincia di Matera) e residente a Portomaggiore; , Ilirjan Aliaj, detto Ilir, 37 anni, nato in Albania; Lisver Binaj, detto Tomy o Tommy, 36 anni, nato in Albania; Giuseppe Cantelmo, 42 anni, nato a Foggia; Pasqualino Cantelmo, 44 anni, nato a Sarno, in provincia di Salerno; Mavis Ezewele, detto Tommy, 39 anni, nato in Nigeria; Armando Giorntami, detto “Aaaa”, 27 anni, nato in Albania; Lavderim Lamaj, detto “il pelato”, 38 anni, nato in Albania; Antonio Marzano, detto il calabrese, 53 anni, nato a Crotone; Gregorio Marzano, detto il calabrese, 51 anni, nato a Crotone; Antonio Massaro, 63 anni, nato a Brindisi; Saverio Palma, 45 anni, nato a Grottaglie, in provincia di Taranto, e residente a Ostuni; Claudio Ranko Pawan, detto Worrior, 43 anni, nato a Bologna; Armand Sallja, detto Daniele, 27 anni, nato in Albania; Lorens Totaj, 34 anni, nato in Albania; Vincenzo Vindice (33 anni, nato a Brindisi). Ai domiciliari è finito Dashamir Kanapari, 37 anni, nato in Albania.

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La droga

Nel corso del periodo di indagine, sono stati sequestrati 1.517 chilogrammi di marijuana, 114 chili di hashish e due di cocaina. A dare l’input alle indagini, è stato l’arresto in flagranza di reato avvenuto il 2 dicembre 2016, per droga: quella sera gli agenti della VI sezione della Squadra Mobile di Bologna fermarono un uomo di nazionalità marocchina che in auto aveva tre chili e mezzo di hashish, 250 grammi di cocaina e 740 grammi di marijuana. Durante l’interrogatorio, in sede di convalida, disse di aver ricevuto la droga il giorno prima da alcuni albanesi, suoi abituali fornitori, incontrati presso un  centro commerciale di Bologna, poco distante dal quartiere Pilastro. Da qui il nome scelto per l’operazione, “Outlet” appunto.

La chat

Vindice Vincenzo (FILEminimizer)-2Stando a quanto è emerso, le comunicazioni per ordinare la droga e organizzare sbarchi e consegne per la successiva distribuzione, sarebbero avvenute attraverso una chat criptata. Tale circostanza, per il gip che ha firmato l’ordinanza di arresto, è sintomatica di una “stabilità operativa del gruppo” anche se non è strutturato al punto da integrare gli estremi di un'associazione per delinquere. Attraverso messaggi criptati era anche possibile sostituire di uno dei componenti in caso di imprevisti, voce sotto la quale erano compresi arresti oppure “tradimenti” nel caso in cui veniva accertata la inaffidabilità di alcuni.

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I gommoni

La droga ordinata in Albania arrivava in Italia nascosta su gommoni dotati di motori potenti. In un viaggio sarebbe stato possibile trasportate sino a mille chilogrammi. La Puglia e la costa brindisina erano le location per gli sbarchi. Un chilo di marijuana veniva pagato tra  800 e i mille euro, per essere poi rivenduto a duemila 2.500 euro. Nell'abitazione di uno degli indagati, gli agenti hanno trovato 50mila euro in contanti, somma posta sotto sequestro perché ritenuta provento dell'attività illecita.

Palma Saverio (FILEminimizer)-2Massaro era agli arresti domiciliari perché coinvolto nell'inchiesta chiamata Caronte, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce, su un presunto gruppo dedito al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina via mare. L'ordinanza venne seguita il 19 ottobre 2017, all'esito delle indagini dei finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Lecce, dello Scico di Roma e della Sezione Operativa navale di Otranto.

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