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Cronaca

Fioriere e aree e pubbliche affidate ai cittadini, il nuovo progetto del Comune

Strade, piazze, giardini, edifici dismessi, campetti di calcio abbandonati, affidati ai cittadini perché li rendano più belli e vivibili. Senza il rischio di essere multati. E' questo il nuovo progetto promosso dall'amministrazione comunale di Brindisi in fatto di interventi sul decoro urbano

BRINDISI – Strade, piazze, giardini, edifici dismessi, campetti di calcio abbandonati, affidati ai cittadini perché li rendano più belli e vivibili. Senza il rischio di essere multati. E’ questo il nuovo progetto promosso dall’amministrazione comunale di Brindisi in fatto di interventi sul decoro urbano.

Mettere mani su aiuole e aree pubbliche è sempre stato un comportamento passibile di multa da parte dei vigili urbani, con la nuova iniziativa promossa dal vice sindaco Giuseppe Marchionna, che si è già attivato per inserire questo tipo di collaborazione in un apposito regolamento comunale, i cittadini potranno prendersi cura degli spazi pubblici per curarli.

L’iniziativa non è nuova in Italia. In molti centri gli stessi abitanti sono chiamati a collaborare per il bene comune.

“Dopo la presentazione a Bologna del “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani”, in tutta Italia diverse amministrazioni hanno deciso di approvare strumenti analoghi per la promozione di Rifiuti in mezzo a un'aiuola trascurata-2pratiche di sussidiarietà nelle comunità locali – si legge in una nota inviata agli organi di informazione – anche in Puglia si è avviato un processo di questo tipo che coinvolge diversi Comuni e gruppi di cittadini, a testimonianza di un interesse diffuso sul tema. La Regione Puglia ha inteso sostenere questo processo, programmando una serie d’iniziative sul tema e promuovendo il confronto e la discussione tra i diversi attori locali impegnati nella diffusione di una nuova cultura dell’impegno civico”.

Ieri mattina, venerdì 17 ottobre, presso gli uffici della Regione Puglia, a Bari, si è tenuto un workshop sull'”Amministrazione condivisa dei beni comuni”, al quale hanno preso parte  Piero D'Argento, referente regionale del programma ‘PugliaCapitaleSociale’, Anna Maria Candela, dirigente del servizio Politiche per il Benessere Sociale e Gregorio Arena, professore ordinario di diritto amministrativo all'Università di Trento e presidente di “Labsus”, Laboratorio per la Sussidarietà. Nel corso dell’incontro, è stato illustrato il regolamento di collaborazione tra cittadini ed amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani (nella foto a destra una delle tante aiuole sporche e abbandonate) 

Pino Marchionna“Il Comune di Brindisi era tra le pochissime amministrazioni presenti, perché autonomamente aveva avviato al suo interno la discussione su questo strumento, al fine di arrivare nel più breve tempo possibile alla sua approvazione in consiglio comunale. Al termine dell'incontro si è concordato di istituire un gruppo di lavoro a livello regionale, al quale Brindisi parteciperà come esperienza pilota in Puglia”. 

“Anche Brindisi è piena di persone disposte a prendersi cura dei luoghi pubblici – precisa Marchionna – ma il diritto amministrativo li considera solo ‘utenti’, mentre molti di loro vorrebbero diventare ‘cittadini attivi’. Da oggi esiste questa possibilità, grazie all’opportunità che offre ‘Labsus’ di ‘tradurre’ il principio costituzionale di sussidiarietà (l’articolo 118) in norme che gli enti locali potranno utilizzare per dare il via a rapporti di collaborazione con i cittadini. Una sorta di ‘rivoluzione civica’ per la cura dei beni comuni (strade, piazze, giardini, edifici dismessi che rischiano il degrado, e altro) con cui sarà possibile dimostrare che l'alleanza tra cittadini e istituzioni è non solo teoricamente auspicabile, ma anche realmente possibile, così come è già accaduto in realtà come Bologna. L’Italia è piena di cittadini che, per vivere meglio, mettono tempo, energie e competenze a servizio della comunità. Cittadini e istituzioni, insieme, ce la possono fare. Perché non sperimentarlo anche a Brindisi? A tale proposito, va detto che ho già approntato il regolamento del quale ho parlato con la maggioranza. Nei prossimi giorni, conto di avviare l’iter consiliare nelle varie commissioni per poi farlo approdare in consiglio comunale. L’auspicio è di giungere alla sua approvazione per la fine dell’anno” (nella foto a sinistra Giuseppe Marchionna)

Solo un mese fa un’iniziativa simile era stata promossa dai membri del gruppo facebook “Brindisi Land”. Si chiama “adotta una fioriera” ed ènnata proprio con lo scopo di abbellire e restituire decoro agli angoli abbandonati della città. Da una fioriera sita in vico de Ranieri, nel centro storico, alle spalle del Teatro Verdi fu tolta la spazzatura e la pianta secca per mettere a dimora una nuova piantina grassa. 

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