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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Hascisc a chili, prima condanna a 4 anni poi cambia la legge: pena dimezzata

Cambia tutto se una legge severa in termini di stupefacenti viene bocciata. Anche quando il quantitativo di hascisc sequestrato è ingente, la differenza tra il “prima” e il “dopo” non è di poco conto. Ne è l’esempio un uomo di Brindisi, incensurato.

BRINDISI - Cambia tutto se una legge severa in termini di stupefacenti viene bocciata. Anche quando il quantitativo di hascisc sequestrato è ingente, la differenza tra il “prima” e il “dopo” non è di poco conto. Ne è l’esempio un uomo di Brindisi, incensurato. Si chiama Fabio Losito e fu arrestato alla fine di gennaio del 2013 perché trovato da Mobile e Digos con quasi nove chili di hascisc nascosti nella ruota di scorta di una Ford Fiesta a noleggio.

Fabio LositoIn primo grado, quando era ancora in vigore la legge Fini Giovanardi che aveva equiparato le droghe leggere alle pesanti, Losito fu condannato a 4 anni di reclusione. E si trattava di una pena ridotta per via dello sconto di un terzo perché decisa dal gup Maurizio Saso al termine di un processo con rito abbreviato.

Il legale di Losito, l’avvocato Giuseppe Guastella, ha però deciso di impugnare la sentenza non appena sono state depositate le motivazioni. Ed è stata una scelta azzeccata. Nel frattempo la Consulta si è espressa sulla Fini Giovanardi e l’ha bocciata. Le differenze tra droghe leggere e droghe pesanti sono tornate ad essere rilevanti per lo meno nelle aule di giustizia.

giuseppe guastella-2La Corte d’Appello di Lecce ha quindi riconsiderato la posizione di Losito, che nel frattempo si trovava ancora agli arresti domiciliari (un anno e mezzo ha trascorso da detenuto) e lo ha condannato a scontare due anni di reclusione, totale che gli consente di beneficiare della sospensione condizionale della pena. E’ stato immediatamente scarcerato. E forse se non vi fosse stata la parentesi normativa che ha di fatto sancito un periodo di sanzioni pesanti per gli spacciatori di ogni tipologia di sostanza non avrebbe poi trascorso così tanto tempo tra la cella e la propria abitazione, sempre rinunciando alla propria libertà.

Certo il quantitativo non era affatto trascurabile: 9 chili di sostanza per il “corriere” che li portava da Bari a Brindisi e che fu fermato nei pressi dell’incrocio della morte e che oggi è ritornato ad essere un uomo libero. 

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