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Cronaca

Riciclaggio di denaro proveniente da 'pishing': due proscioglimenti

Secondo l'accusa riciclavano denaro proveniente da forme di "pishing", che tradotto è quella tipologia di truffa via Internet attraverso la quale si riesce a ingannare le vittime inducendole a fornire informazioni personali sensibili tra cui anche i dati del conto corrente per prelievi di denaro.

BRINDISI - Secondo l’accusa riciclavano denaro proveniente da forme di “pishing”, che tradotto è quella tipologia di truffa via Internet attraverso la quale si riesce a ingannare le vittime inducendole a fornire informazioni personali sensibili tra cui anche i dati del conto corrente per prelievi di denaro. Il gup di Brindisi, Paola Liaci, nel corso dell’udienza preliminare ha prosciolto oggi due persone, Salvatore Rollo, brindisino di 69 anni e Giovanni Lacirignola, di 59 anni, difesi dagli avvocati Fabio Di Bello e Gianvito Lillo, con la formula “per non aver commesso i fatto”. Erano finiti nelle maglie di una inchiesta della procura di Milano che coinvolgeva 155 indagati. Nel 2008 la posizione dei due brindisini fu stralciata: fu accolta l’eccezione di incompetenza territoriale formulata dalla difesa e gli atti furono trasmessi a Brindisi.

Secondo l’accusa i due in concorso tra loro, pur sapendo che il denaro di cui disponevano aveva provenienza illecita (per l’appunto era il frutto di truffe informatiche) avrbbero messo a disposizione di società estere il proprio conto corrente su cui venivano fatti accreditare bonifici online fatti da frequentatori della rete cui venivano promessi facili guadagni con lavori da compiere seduti alla scrivania. In particolare Rollo era accusato di aver ricevuto 9.500 euro nel 2005, mentre Lacirignola circa 10mila euro. Il gup li ha ritenuti estranei ai fatti, accogliendo le tesi difensive. 

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