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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Rapina alla posta: arrestati tre fratelli, uno era in crociera

Incastrati dal Dna. Andrea Rillo fermato dai carabinieri sulla Msc nel porto di Genova. In carcere anche Francesco e Fabio Rillo, quest'ultimo avrebbe partecipato al colpo del 22 marzo scorso durante un permesso premio. Indagati per l'azione nella filiale del rione Casale, bottino pari a 1.435 euro

BRINDISI - Uno era in crociera, uno già in carcere a Taranto con permessi premio e l'altro stava rientrando a casa: i fratelli brindisini Andrea 33 anni, Fabio 36 e Francesco 27, sono stati arrestati dai carabinieri per la rapina consumata nella filiale delle Poste del quartiere Casale di Brindisi, avvenuta la mattina del 22 marzo scorso. Incastrati dal Dna, ricavato da tracce di sudore isolate sui passamontagna abbandonati durante la fuga. Sono operai occasionali, attualmente disoccupati.

Gli arresti e la crociera

Rillo Andrea classe 1985 (3)-2Andrea Rillo è stato arrestato subito dopo l'attracco della nave da crociera Msc Bellissima nel porto di Genova ed è ristretto nel penitenziario del capoluogo ligure, con l'accusa di aver fornito supporto ai fratelli. I carabinieri di Brindisi hanno raggiunto Genova nella mattinata di ieri. Rillo era in vacanza con la famiglia: erano partiti da Napoli, per fare tappa a Messina, Malta, Barcellona e Marsiglia. 

Il 33enne avrebbe atteso i fratelli  all'esterno, alla guida dell'auto usata per la fuga. Gli altri, ritenuti autori materiali, sono nel carcere di Brindisi, in attesa dell'interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Tea Verderosa, firmataria dell'ordinanza di custodia cautelare chiesta dal pubblico ministero Pierpaolo Montinaro.

Il Dna e il permesso premio

Rillo Fabio classe 1982-2Il profilo genetico più che un indizio di colpevolezza, è una "piattaforma granitica" stando a quanto si legge nel provvedimento di arresto eseguito dai militari, gli stessi che hanno condotto le indagini partite subito dopo il colpo che fruttò un bottino pari a 1.435 euro.

Stando alla ricostruzione dei fatti, nell'ufficio postale di via Duca degli Abruzzi, quella mattina piombarono Fabio e  e Francesco: uno dei due impugnava una pistola, l'altro con tipica inflessione brindisina, si sarebbe rivolto ai dipendenti per chiedere di consegnare il denaro contante.  Fabio Rillo, a quanto si apprende, avrebbe partecipato al colpo durante uno dei permessi premio ottenuti dalla direzione del carcere di Taranto, nel quale era ristretto per vicende pregresse.

"Vi vogliamo bene"

Rillo Francesco classe 1992-2"Tranquilli vi vogliamo bene, ragazzi", avrebbe detto stando alle testimonianze raccolte dai carabinieri, arrivati sul posto poco minuti dopo la fuga dei rapinatori. 

Le indagini dei carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Brindisi proseguono allo scopo di verificare l'eventuale coinvolgimento degli indagati in altre rapine commesse a Brindisi, ai danni di attività commerciali e uffici postali. 

Gli interrogatori di garanzia

Nella tarda mattinata di oggi c'è stato l'interrogatorio di garanzia per Francesco Rillo, ristretto nel carcere di Brindisi: l'indagato ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere davani al giudice per le indagini preliminari, alla presenza del suo avvocato di fiducia.

Nelle prossime ore si svolgeranno quelli di Fabio e Andrea Rillo: entrambi saranno interrogati per rogatoria, il primo nel carcere di Taranto e il secondo in quello di Genova. Gli atti saranno poi trasmessi al gip del Tribunale di Brindisi, competente per territorio.

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