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Cronaca

La Regione bastona Brindisi: arriva il commissario per i rifiuti, bocciata l'attività dell'Aro

Se tutti gli ambiti territoriali pugliesi in materia di rifiuti fossero stati commissariati, allora sì, si tratterebbe di una decisione presa davvero per venire in soccorso degli Aro in ritardo o che stanno riscontrando loro malgrado difficoltà nel bandire le gare

BRINDISI - Se tutti gli ambiti territoriali pugliesi in materia di rifiuti fossero stati commissariati, allora sì, si tratterebbe di una decisione presa davvero per venire in soccorso degli Aro in ritardo o che stanno riscontrando loro malgrado difficoltà nel bandire le gare per l’affidamento del servizio di igiene urbana.

Invece no, le maglie nere sono state assegnate dalla Regione solo a una parte dei 38 ambiti regionali esistenti e tra i bocciati figurano due dei tre brindisini, quello che include la città capoluogo e il sud della provincia e quello che con Fasano raggruppa i Comuni della zona Nord. Commissari ad acta per tutti, tranne che per l’Aro Brindisi 1 che, guarda un po’, raggiunge risultati brillanti fino al 58 per cento di raccolta differenziata con Monteco. E siccome si tratta di dati posti nero su bianco, certificati, è davvero impossibile che qualcuno si possa azzardare a ritenerli frutto di propaganda.

Per il resto va un disastro nel Brindisino, tant’è che da Bari, e più precisamente per decisione dell’assessore regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro,  si è deciso di correre ai ripari. Dell’Aro Brindisi 2 che raggruppa i Comuni di Brindisi, Mesagne, San Donaci, Cellino San Marco, San Pietro Vernotico e Torchiarolo, si occuperà Ettore Cavallo, dell’Aro Br 3, che invece comprende Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno, San Vito dei Normanni, Giovanni Blasi.

A fare compagnia ai due ambiti brindisini ci sono gli ambiti di Noicattaro, San Nicandro Garganico, Lucera, Andria, Massafra, Manduria, Grottaglie.

Altri Aro erano già stati commissariati nel luglio scorso: si tratta di Monopoli; Serracapriola, Ascoli Satriano, Melendugno, Galatina, Ugento e Gallipoli.  A buon punto sono invece Modugno, Gravina, Gioia del Colle, Locorotondo, San Pancrazio Salentino, Surbo, Copertino, Nardò e Martina Franca, Terlizzi, Manfredonia, Foggia/Bat, Pietramontecorvino, Maglie, Tricase, Parabita. Non vengono presi in considerazione gli ambiti che coincidono con i capoluoghi di provincia più grossi, perché lì l’affidamento viene gestito dal solo Comune capoluogo.

La stroncatura della Regione sta nella valutazione secondo cui Brindisi e gli altri non hanno ottemperato alle disposizioni e cioè agli adempimenti da espletare: bisognava in fretta approvare la deliberazione di affidamento del servizio di raccolta, spazzamento e trasporto Rifiuti solidi urbani a livello di Aro entro il 30 giugno 2014, approvare gli atti propedeutici all’affidamento dei servizi di raccolta, trasmetterli alla Regione, procedere alla pubblicazione del bando di gara per procedere materialmente all’affidamento.

Brindisi non lo ha fatto. E’ colpa degli altri Comuni, dice Consales. Ma sta di fatto, proprio a voler prendere visione della realtà così com’è, che a Brindisi città si stanno registrando i problemi più gravi: dal contenzioso che la città ha dovuto affrontare, essendosi imputati il sindaco e la sua amministrazione di centrosinistra nel portare a termine una cacciata della ditta che c’era prima, la Monteco, che tutto sommato aveva ottenuto risultati ‘record’ in quel di Brindisi sfiorando il 40 per cento di differenziata a ottobre. Nei mesi successivi, dopo il passaggio del testimone a Ecologica Pugliese, si è scesi al 13 per cento prima, poi al 16 circa a dicembre, quando da capitolato la nuova ditta avrebbe dovuto totalizzare il 58 per cento sin da subito.

Nei poteri dei commissari c’è l’elaborazione dei regolamenti e infine anche l’adozione di tutti gli atti per indire la procedura di affidamento del servizio, da attivarsi entro 30 giorni dalla nomina.

Non una bella figura per Brindisi, insomma, per quanto si sia voluto far passare il messaggio contrario. Nicastro ha bocciato l’Aro di Mimmo Consales per i suoi ritardi. Le cifre stanno bocciando la qualità del servizio fornito da Ecologica Pugliese, ditta scelta dall’amministrazione comunale senza selezione alcuna e con lo strumento dell’ordinanza contingibile e urgente su, a quanto rileva il consigliere comunale di opposizione, Massimiliano Oggiano, si è espresso di recente il commissario dell’autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone: “Cantone – spiega Oggiano  -  emanato una circolare all’interno della quale censura i ritardi che le regioni hanno accumulato nelle procedure di individuazione degli Aro e la eccessiva dilazione temporale  nell’affidamento dei servizi in questione,  stigmatizzando l’eccessivo uso dell’ordinanza sindacale da parte dei sindaci  nell’affidamento degli stessi nelle more della definizione unitaria d’Ambito. La riflessione è che questo tipo di inadempienze degli Aro fanno naturalmente alludere che evidentemente ai sindaci convenga molto di più continuare nell’utilizzo straordinario dello strumento ‘ordinanza’    che di fatto gli lascia, nella scelta del gestore provvisorio, assoluta discrezionalità”.

“Nel frattempo – conclude -  i brindisini continueranno a pagare una Tari salata per un servizio di spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti pessimo, con la raccolta differenziata inesistente e con un inevitabile aumento dell’eco tassa che ricadrà inesorabilmente sugli stessi”.

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