rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Canapa per bonificare i terreni inquinati tra la centrale e il petrolchimico: semina per 27 ettari

Sullo sfondo a destra c'è la centrale Enel di Brindisi con la sua ciminiera, a sinistra si scorge lo stabilimento petrolchimico. All'orizzonte il mare, tutt'intorno l'oasi regionale delle Saline di Punta della Contessa e dimentichi quasi d'essere nel clou del Sito di interesse nazionale, un'area tra le più inquinate di Italia, paragonabile in Puglia solo allo scempio di Taranto.

BRINDISI - Sullo sfondo a destra c’è la centrale Enel di Brindisi con la sua ciminiera, a sinistra si scorge lo stabilimento petrolchimico. All’orizzonte il mare, tutt’intorno l’oasi regionale delle Saline di Punta della Contessa e dimentichi quasi d’essere nel clou del Sito di interesse nazionale, un’area tra le più inquinate di Italia, paragonabile in Puglia solo allo scempio di Taranto. Un’idea per la bonifica c’è, la stanno mettendo in pratica i titolari di una azienda agricola locale: in quel luogo che non rientra del tutto nella zona più esposta, ma che fa parte comunque di un pezzo di terra che non è lasciato indenne dagli inquinanti, si sta tentando la scommessa della “canapa”. Un po’ come si è fatto a Taranto, o a Torre Guaceto.

Saranno 27 ettari di terreno e saranno coltivati con la tipologia di coltura che consente anche una sorta di “fitobonifica”, a quanto dicono gli esperti, dei terreni inquinati. Oggi (martedì 13 maggio), alla presenza del presidente della Regione Nichi Vendola, dell’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Fabrizio Nardoni, e dei referenti e tecnici di Assocanapa nazionale si è svolta la cerimonia di semina. Il luogo si chiama “Masseria Villanova” e si trova proprio a metà strada tra la centrale Enel Federico II di Brindisi e il petrolchimico. E’ di proprietà di privati che, considerate le difficoltà produttive della zona, la cui vocazione agricola è principalmente quella dell’ortofrutta e del carciofo, dovute anche all’impatto ambientale degli stabilimenti industriali vicini, hanno deciso di investire in una tipologia di coltura che consente “riparazione ambientale” e che viene poi impiegata nel settore della bio-edilizia, del consumo alimentare, tessile o farmaceutico.
“Siamo all’inizio di una rivoluzione con la canapa – ha detto Nichi Vendola - povera pianta diffamata per ragioni politiche ed economiche, diffamata perché poteva rappresentare l’alternativa alla civiltà della plastica”:

Gli operai a lavoro per la semina della canapa-2“E’ una pianta sorprendente – ha proseguito -  per tutto ciò che può dare, in più tra le tante caratteristiche c’è la capacità di assorbire i metalli pesanti, quindi di essere ideale nei territori inquinati per le bonifiche, e quindi la piantagione di canapa a ridosso di insediamenti industriali che hanno una forte storia di impatto ambientale inquinante, ha anche un significato di riqualificazione dei terreni. E’ buona economia. Noi cominciamo qui a ridosso di Cerano in terreni che sono inquinati, un lavoro che può essere utile per ripulire la terra e per dare ricchezza”. “Per chi fosse preoccupato dal punto di vista delle sostanze psicotrope – ha concluso -  il principio attivo Thc presente è in percentuale talmente bassa che non c’è possibilità che qui si stia lavorando per la cultura dello sballo”.

E’ una “bio” scommessa. Assocanapa ci crede, i contadini anche. Potrebbe essere anche una soluzione, visto il deprezzamento dei prodotti agricoli che – hanno raccontato gli agricoltori di Cerano durante il processo a carico di 15 persone tra cui 13 dirigenti Enel – ormai si vendono a prezzi stracciati. Perché tutti sanno che lì, c’è il carbone, per quanto Enel non la pensi esattamente così. Ma, per non discutere solo di metalli pesanti, c’è tanto da bonificare in quello scorcio di bel paesaggio brindisino. Da Micorosa, per non dire della gran parte dei lotti della zona industriale, oltre che la falda.

Nichi Vendola e l'assessore Fabrizio Nardoni-2La canapa ha radici che giungono a tre metri di profondità. E a quanto pare, lo dicono gli esperti di Assocanapa, ha strabilianti doti purificatrici. Il frutto della terra lo si può impiegare nell’industria, nel settore tessile. Ma anche in quello alimentare. Assocanapa fornisce i semi ai coltivatori, poi garantisce l’acquisto del prodotto. Quello che verrà da Brindisi sarà impiegato nel tessile e nell’edilizia. Ne hanno parlato a lungo in una conferenza Andrea Carletti, il presidente di AssoCanapa Puglia, Oliver Zaccanti, un tecnico specializzato e consulente AssoCanapa, Massimiliano Dell’Anna, presidente di Formedil Puglia, e Rachele Invernizzi, di Assocanapa. Infine un buffet con prodotti a base di farina di canapa. Ma c’è da stare sereni. Nulla di psicotropo. Di stupefacente, qui, c’è solo il gusto. Oltre che i risultati in termini di ambientalizzazione che si possono conseguire. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Canapa per bonificare i terreni inquinati tra la centrale e il petrolchimico: semina per 27 ettari

BrindisiReport è in caricamento