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Cronaca

BrinPark, la sindaca (non) dimissionaria, la trasparenza e l’annuncio delle assunzioni

Viva la trasparenza. Evviva la brindisinità. Finalmente. Sì, no, forse. Confesso di essermi posta più di qualche domanda dopo aver letto la nota del portavoce della sindaca di Brindisi (dimissionaria) agli "aspiranti all'assunzione" nel nuovo centro commerciale. E' partita la corsa dei senza lavoro

BRINDISI –  Viva la trasparenza. Evviva la brindisinità. Finalmente. Sì, no, forse. Confesso di essermi posta più di qualche domanda dopo aver ricevuto e letto la nota del portavoce della sindaca di Brindisi (dimissionaria) girata alle redazioni giornalistiche ma di fatto rivolta agli “aspiranti all’assunzione” nel nuovo centro commerciale BrinPark per “rendere trasparente l’invio di curriculum (rectius, curricula) e favorire l’inserimento, nei limiti del possibile, del personale di zona”. E’ partita la corsa dei senza lavoro per il centro commerciale che a Brindisi è stato concepito durante l'Amministrazione di Giovanni Antonino (sempre lui).

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Ammetto anche di non aver compreso più di qualche cosa rispetto a quanto è accaduto negli ultimi giorni a Palazzo di città: la prima cittadina Angela Carluccio è (non) dimissionaria con la volontà di ripartire, la maggioranza numerica non c’è, c’erano i 17 consiglieri promessi dimissionari i quali, dopo tre tentativi andati a vuoto, hanno rinunciato. Perché queste dimissioni evidentemente, non s’hanno da fare. Proveranno a sfiduciare la prima cittadina in “riflessione per la realizzazione di un nuovo accordo programmatico con cui garantire alla città un’Amministrazione che abbia la forza e gli strumenti per risolvere i gravi problemi della città”.

Già, i gravi problemi di Brindisi. Se ne parlava negli spot elettorali di meno di un anno fa. Se ne parla oggi, quando non è chiaro quando vi vota, ma pare che la campagna sia in corso. Con annessa ricerca del consenso sociale. C’è qualcuno a cui le problematiche di Brindisi stanno davvero a cuore? L’elenco, anche solo a titolo di promemoria, è lunghissimo. Sì è vero che la città è costretta a fare i conti con una percentuale di giovani disoccupati elevatissima a cui si aggiunge quella dei non più occupati che hanno superato gli anta. La crisi. Vero. Mi domando: la sindaca (non) dimissionaria avrà pensato a questo esercito di brindisini nel momento in cui ha concordato con il suo portavoce la nota per comunicare come inviare i curricula? Chiedo ancora: la sindaca (non) dimissionaria è a conoscenza del fatto che alcuni marchi hanno già avviato le selezioni? Lo hanno fatto molto prima che lei rassegnasse le (non) dimissioni. I colloqui, in alcuni casi, sono stati già svolti. Persino a Palazzo Nervegna, sostengono diversi candidati a cui è stata consegnata la fatidica risposta “le faremo sapere”.

Ma, leggo nella nota, è su “precisa richiesta dell’Amministrazione comunale” che “ognuno dei nove brand che saranno presenti nella struttura ha attivato un indirizzo mail appositamente dedicato all’invio dei curriculum per gli aspiranti all’assunzione (sono previsti complessivamente un centinaio di posti di lavoro suddivisi nei nove negozi)”. E allora il dubbio mi sorge, non me ne vogliate: queste righe sembrerebbero avere il senso di un annuncio di posti di lavoro. Annuncio che arriva direttamente da Palazzo di città, per di più dalla sindaca formalmente dimissionaria. Quanto ai posti di lavoro, le assunzioni certamente avverranno nei modi, nei tempi e alle condizioni delle società perché si tratta di un privato. Ma la trasparenza anche quando ci sono iniziative imprenditoriali va benissimo. Qui però, mi viene un altro dubbio, mannaggia a me: di trasparenza la sindaca ha parlato non più tardi di qualche settimana addietro, quando sono andate in scena le audizioni per la scelta dei nuovi amministratori unici delle società partecipate Multiservizi e Servizi farmaceutici. C’è stato un colloquio pubblico nella forma, meno della sostanza stando anche a quanto hanno lamentato dalle opposizioni visto dei curricula non si è saputo niente. Zero anche sui criteri di scrematura seguiti inizialmente dalla commissione, sempre di nomina sindacale.

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Vabbe’ quella è un’altra storia. Ma poiché di trasparenza si parla, mi chiedo come mai dalla sindaca (sempre tramite portavoce) non ci sono comunicazioni sul futuro di tutti i lavoratori socialmente utili. Ancora, sul futuro dei 193 lavoratori della Multiservizi. Vero che il bilancio è stato approvato con ennesima perdita, peraltro mai resa nota quanto a dimensioni,  ma la partecipata che fine fa? Liquidazione, fusione per incorporazione con Energeko? Non è chiaro. In nome della trasparenza, non sarebbe il caso di dare informazioni sul  Pug, quel piano urbanistico generale fermo da tempo? Una tematica strategica. Sì, forse è vero: non si può lavorare al cento per cento al Comune, con una sindaca (non) dimissionaria, senza maggioranza e pure senza opposizione. Ma io questo continuo a non capirlo. 

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