rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Bruciano i resti della baraccopoli

BRINDISI - E' durato oltre quattro ore l'incendio che ha devastato in nottata la baraccopoli di contrada Sbitri. Superlavoro dei vigili del fuoco del distaccamento di Brindisi che sono stati impegnati con due squadre fino alle 3 del mattino. In fumo un'area di 5 ettari tra sterpaglie, masserizie canne e residui di amianto che hanno messo a rischio anche la stessa salute dei vigili del fuoco. L'incendio è stato circoscritto con grande difficoltà data la difficile accessibilità della zona, mentre a qualche km di distanza in contrada Gabellotti, ne divampava un altro che distruggeva qualche ettaro di macchia.

BRINDISI - E' durato oltre quattro ore l'incendio che ha devastato in nottata la baraccopoli di contrada Sbitri. Superlavoro dei vigili del fuoco del distaccamento di Brindisi che sono stati impegnati con due squadre fino alle 3 del mattino. In fumo un'area di 5 ettari tra sterpaglie, masserizie canne e residui di amianto che hanno messo a rischio anche la stessa salute dei vigili del fuoco. L'incendio è stato circoscritto con grande difficoltà data la difficile accessibilità della zona, mentre a qualche km di distanza in contrada Gabellotti, ne divampava un altro che distruggeva qualche ettaro di macchia.

Era il 23 maggio del 2007 quando la polizia municipale sottopose a sequestro penale preventivo dell’area demaniale denominata “Sbitri”, di estensione pari a 12 ettari situata lungo la costa a nord del capoluogo su provvedimento del gip del tribunale di Brindisi Simona Panzera su richiesta del pm Antonio Negro. Da allora 71 immobili costruiti con tettoie in eternit – incapsulate e poi rimosse - si trovano sotto sequestro. Erano state tutte totalmente realizzate abusivamente ed arbitrariamente senza concessioni o autorizzazioni.

Baracche e recinzioni sui terreni appartenenti al Demanio Marittimo della Regione Puglia ed al XV° reparto infrastrutture – ufficio Demanio e servitù Militari, entrambi con sede a Bari. Due furono i reati contestati nel provvedimento cautelare di sequestro: art. 633 c.p. invasione arbitraria di terreni; art. 1161 codice della navigazione in relazione all’abusiva occupazione di un’area appartenente al demanio marittimo ed al demanio difesa con condotte permanenti.

Le persone indagate furono 48, tutte residenti nel Comune di Brindisi che con i propri nuclei familiari occupavano gli immobili in precarie condizioni igienico sanitarie.In nottata la metà dell'area sotto sigilli è bruciata. E allo scempio delle macerie che da quattro anni rappresentano un pugno nello stomaco per il turismo brindisino si aggiunge la devastazione delle fiamme per completare l'opera.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bruciano i resti della baraccopoli

BrindisiReport è in caricamento