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Cronaca Mesagne

Bruciano le auto di un tecnico del fotovoltaico e di un imprenditore alberghiero

Un professionista ed un imprenditore nel mirino nella notte di fuochi a Torre Santa Susanna e Mesagne. Due auto avvolte misteriosamente dalle fiamme, la prima viene distrutta la seconda “opportunamente” danneggiata con un incendio di precisione quasi “chirurgica”, apparentemente senza alcun perchè. Si tratta in ogni caso di due attentati.

Un professionista ed un imprenditore nel mirino nella notte di fuochi a Torre Santa Susanna e Mesagne. Due auto avvolte misteriosamente dalle fiamme, la prima viene distrutta la seconda “opportunamente” danneggiata con un incendio di precisione quasi “chirurgica”, apparentemente senza alcun perchè. Si tratta in ogni caso di due attentati.

A Torre Santa Susanna, l'obiettivo di un messaggio ancora tutto da decifrare è l'architetto Cosimo Coppola, 60 anni, un nome noto in città, non solo per la sua attività professionale, ma anche per la parentela che lo collega ad uno dei politici più noti della provincia messapica, il senatore Michele Saccomanno. Qualcuno, intorno all'1.20, ha avvicinato la sua Lancia Thesis del 2002, parcheggiata in via Urbano, nei pressi della residenza dell'architetto, ha cosparso la vettura con una bottiglia di liquido infiammabile – ritrovata nelle vicinanze vuota dagli investigatori -  ed ha appiccato il rogo che ha distrutto la macchina.

Impossibile per i vigili del fuoco del distaccamento di Francavilla Fontana riuscire a salvare il veicolo. Le fiamme hanno lambito anche un negozio nelle vicinanze: bruciata la tenda frangisole e gli infissi; le pareti sono rimaste annerite. Stretto il riserbo degli investigatori anche sulle possibili ipotesi alla base dell'attentato. L'architetto impegnato nel settore del fotovoltaico è stato, anche in passato a capo dell'ufficio tecnico di Porto Cesareo. Indagini sono state avviate dai carabinieri – guidati dal luogotenente Francesco Lazzari – per risalire al movente del gesto e se possa essere riconducibile all'attività professionale dell'architetto.

A Mesagne, invece, le fiamme, si sviluppano intorno alle 22.30 di domenica. Il messaggio, scritto col fuoco, è indirizzato nei confronti del 35enne Pierpaolo Palermo, rampollo del noto imprenditore del settore turistico-alberghiero e della ristorazione Antonio Palermo titolare dell'Hotel “Blue Rose's”, dell'omonimo bar, oltre che di un complesso residenziale di villini e appartamenti situati lungo la via Mesagne-Latiano. Un imprenditore di lungo corso che dopo una lunga esperienza nel settore del mobile, ha intrapreso una nuova attività con successo.

Strana la modalità con cui la Porsche Carrera è stata danneggiata dal piromane, che ha avuto l'abilità di dare luogo ad un incendio circoscritto solo al vano posteriore dell'auto: per la precisione le fiamme hanno intaccato la zona del paraurti, bruciando la carrozzeria ma non producendo danni ulteriori e lasciando l'auto perfettamente funzionante. Le fiamme anche in questo caso sono state appiccate sotto casa, all'interno di un cortile condominiale.

Sul posto i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi e gli agenti del commissariato di Mesagne diretto dal vice questore aggiunto Sabrina Manzone. Escluse dall'imprenditore richieste di pizzo o pressioni da parte della criminalità che non avrebbe mai ricevuto. Una delle ipotesi su cui battono gli investigatori è quella del dispetto personale. Invidia? Questioni di donne? O il ritorno del racket delle estorsioni? Nessuna delle piste al momento può essere esclusa.

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