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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Cala Materdomini, revocata l’aggiudicazione: l’appalto passa a Carparelli

Esclusa la ditta Venna di Taurisano: per l’ausiliaria Cantieri Generali l’Agenzia delle Entrate certifica violazioni per 68mila euro. Anche il progettista non in regola con l’Inarcassa

BRINDISI – Nella storia che sembra infinita della progettazione di Cala Materdomini, si inserisce un nuovo capitolo che racconta di una staffetta tra la prima e la seconda classificata in sede di aggiudicazione: il Comune di Brindisi ha revocato l’appalto in favore della ditta Venna di Taurisano, nel Leccese, in avvalimento con Cantieri Generali, a fronte di poco più di un milione di euro, per irregolarità contributive certificate sia dall’Agenzia delle Entrate che dall’Inarcassa, relativamente alla posizione del progettista. E ha disposto il subentro della srl Carparelli Costruzione, di Fasano.

La pedana di legno di cala Materdomini-2

La staffetta tra le imprese edili per dare seconda vita alla vecchia spiaggia degli ufficiali di Brindisi, partendo dalla riqualificazione e messa in sicurezza geomorfologica, è stata decisa nella giornata di ieri dal dirigente dell’ufficio contratti e appalti di Palazzo di città, alla luce della documentazione nel frattempo arrivata al Comune. In primo luogo quella spedita dall’ufficio territoriale di Casarano dell’Agenzia delle Entrate per certificare “violazioni a carico dell’ausiliaria Cantieri Generali spa” per un “importo pari a 68.285,62 euro. La comunicazione è del 18 luglio, l’aggiudicazione che sembrava definitiva risale al 13 luglio. Nella determina all’epoca firmata dallo stesso dirigente, era stato messo in evidenza che “l’aggiudicazione definitiva” era “subordinata alla verifica dei requisiti di carattere generale e speciale” in capo a entrambe le imprese. Cosa che è avvenuta, con sorpresa finale probabilmente destinata a diventare motivo di ricorso davanti ai giudici amministrativi. Con ulteriore rallentamento nei tempi.

A Palazzo di città, inoltre, è pervenuta il 5 settembre scorsa una “certificazione rilasciata da Inarcassa (cassa nazionale di previdenza e assistenza per ingegneri e architetti liberi professionisti) con la quale è stato comunicato che l’ingegnere Pasquale Melpignano, indicato come uno dei progettisti, non risulta in regola con gli adempimenti contributivi”.

Una veduta aerea di cala Materdomini, 2-2

Secondo il dirigente, tenuto conto delle disposizioni di legge, dei recenti pareri dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) e dell’orientamento giurisprudenziale ancorato a sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, la situazione è tale da comportare automaticamente l’esclusione del tandem Venna-Cantieri Generali dalla gara, con conseguente aggiudicazione in favore della seconda classificata, vale a dire Carparelli Costruzioni. Non acquisita alcun rilievo, a giudizio del Comune, la circostanza che Cantieri Generali abbia chiesto e ottenuto dall’Agenzia delle Entrate la raterizzazione della somma perché la domanda è stata presentata dopo la scadenza del termine per il bando di gara. Più esattamente il 30 agosto scorso.

Una veduta aerea di cala Materdomini-3

A distanza di due anni dall’approvazione del bando di gara, quindi, l’iter amministrativo non è arrivato al capolinea. Per gli interventi ci fondi per 1.047.000 euro della Regione Puglia e c’è un mutuo che il Comune ha contratto con la Cassa depositi e prestiti. Non c’è neppure conclusione dell’inchiesta aperta dalla Procura di Brindisi di cui si è avuta notizia con le perquisizioni eseguite dalla Finanza il 26 maggio 2016.

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