Cambio security aeroporti, è polemica
BRINDISI - Aeroporti di Puglia risolve il contratto con l'istituto di vigilanza Ivri Spa a seguito dell'indagine condotta dalla Polaria di Brindisi sfociata mesi addietro nell'arresto di otto vigilantes per furti sui bagagli dei passeggeri, e chiama la seconda classificata nella gara di appalto del servizio di security aeroportuale, Securcenter. Il consigliere regionale di Fli ed ex senatore Euprepio Curto chiama però all'intervento la giunta regionale, sottolineando che in casi analoghi mai le società aeroportuali hanno rescisso i contratti con gli istituti coinvolti, ma soprattutto sostiene come Securcenter non sia affatto la soluzione migliore.
BRINDISI - Aeroporti di Puglia risolve il contratto con l'istituto di vigilanza Ivri Spa a seguito dell'indagine condotta dalla Polaria di Brindisi sfociata mesi addietro nell'arresto di otto vigilantes per furti sui bagagli dei passeggeri, e chiama la seconda classificata nella gara di appalto del servizio di security aeroportuale, Securcenter. Il consigliere regionale di Fli ed ex senatore Euprepio Curto chiama però all'intervento la giunta regionale, sottolineando che in casi analoghi mai le società aeroportuali hanno rescisso i contratti con gli istituti coinvolti, ma soprattutto sostiene come Securcenter non sia affatto la soluzione migliore.
"Con precedente atto ispettivo l’interrogante domandava quali iniziative immediate e urgenti la Regione Puglia intendesse assumere relativamente alla decisione di Aeroporti di Puglia di procedere alla risoluzione o decadenza del contratto con l’Istituto di vigilanza Ivri SpA, affidataria del “servizio di controllo e sicurezza dei passeggeri e dei bagagli a mano e da stiva, in partenza e transito presso l’aeroporto di Brindisi”, a seguito della operazione effettuata dalla Squadra di Polizia Giudiziaria, operante presso l’Ufficio di Polizia di Frontiera dello scalo marittimo ed aereo di Brindisi, che aveva portato all’arresto di 8 guardie particolari giurate dipendenti dalla stessa Ivri, in quanto responsabili di peculato commesso su bagagli da stiva, durante l’esercizio delle proprie funzioni presso il locale aeroporto", scrive Curto.
"Nella citata interrogazione, pur rimarcando l’assoluta gravità del fatto, si rilevava - prosegue Curto - l’anomalia ascrivibile ad Aeroporti di Puglia per ciò che riguardava l’attivazione delle procedure di risoluzione o decadenza (peraltro estese anche al contratto relativo a simili servizi da svolgersi presso lo scalo aeroportuale di Bari) in quanto in altri casi simili e assimilabili avvenuti presso gli aeroporti di Roma Fiumicino e di Milano Malpensa (per non richiamare addirittura ulteriori e simili fatti gravi avvenuti all’interno di Poste SpA) giammai Sea o AdR hanno proceduto alla risoluzione dei rapporti con gli istituti di vigilanza titolari dei servizi".
E veniamo al capitolo Securcenter: "Di conseguenza, Aeroporti di Puglia, nel comunicare ad Ivri la propria decisione, contestualmente allertava la società di vigilanza Sicurcenter ad assumere la titolarità del contratto, in quanto classificatasi al secondo posto, immediatamente dopo l’Ivri, nella gara d’appalto esperita presso AdP in data 16 agosto 2012". Perchè, secondo l'ex senatore di An e ora consigliere regionale di Fli, Securcenter non offrirebbe sufficienti garanzie?
"Alcuni organi d’informazione (Gazzetta del Sud – Reggio Calabria ), in un articolo pubblicato in data 17 giugno 2012, riportavano la notizia secondo la quale la Uil aveva lanciato l’allarme sulle inadempienze della Sicurcenter riguardo al mancato pagamento (trattavasi di alcune mensilità) degli stipendi di ben trentadue dipendenti operanti all’interno dell’aeroporto di Reggio Calabria", spiega Curto.
Inoltre, "per giovedì 8 novembre prossimo sarebbe stato proclamato uno sciopero di 4 ore da parte delle guardie particolari giurate aderenti a Uiltucs, Filcams Cgil e Fisascat Cisl addette alla sicurezza aeroportuale negli scali di Trapani- Birgi e di Pantelleria a causa del mancato rispetto di molteplici accordi sindacali sottoscritti con la società di vigilanza Ksm SpA. La società Ksm SpA - dice anora Curto - sarebbe di proprietà della famiglia Basile, la stessa proprietaria di Sicurcenter; a tutto ciò va aggiunto che la Sicurcenter è titolare di servizi aeroportuali a Grottaglie, dove opererebbe, irritualmente, con personale proveniente dalla sede centrale (Palermo, e, comunque, Sicilia) nonostante abbia acquisito la titolarità dei relativi servizi da ben oltre dieci mesi".
"Sarebbe sufficiente questo dato, fatte salve tutte le altre questioni esposte in questa e nella precedente interrogazione, per dimostrare - sostiene il consigliere regionale di Fli - le insormontabili difficoltà organizzative e gestionali emergenti dall’attività della Sicurcenter; se tutto ciò avviene in una microstruttura, quale sicuramente è al momento quella dello scalo di Grottaglie, deduzione logica vorrebbe che molti dubbi e perplessità possano sorgere nel valutare la effettiva professionalità e capacità di Sicurcenter a gestire una realtà molto più complessa e grande quale sarebbe quella relativa all’Aeroporto di Brindisi; di conseguenza, in tal caso s’incorrerebbe in un rischio di gravissime dimensioni: la paralisi dello scalo aeroportuale brindisino".
Curto perciò, nella conclusione della lettera alla giunta regionale puglise, chiamata all'intervento su Aeroporti di Puglia, "chiede quali iniziative immediate ed urgenti il governo regionale intenda assumere nei confronti della sua partecipata ( al 99.41%) Aeroporti di Puglia affinché dalla delicata vicenda derivino fatti tali da penalizzare irrimediabilmente il sistema aeroportuale pugliese, esponendo altresì la Società partecipata (e, di conseguenza, la Regione Puglia) a contenziosi tali da compromettere la loro stabilità finanziaria".